giovedì 21 gennaio 2010
Mi viene da VOMITARE
Ci ho pensato a lungo in questi giorni e sapete una cosa.. mi viene da VOMITARE se penso a quanto male, quanto vuoto, quanta paura, quanto buio ecc.... sono inoculati a forza nelle anime delle persone.
Anzi, prima ancora: dei BAMBINI.
C'è una fabbrica, una vera fabbrica: che produce - scientemente ed efficientemente - PERSONE MALATE, vuote e infelici. Persone che NON POSSONO sopravvivere a questa infelicità se non creandosi una dipendenza, qualcosa che le assorba e le anestetizzi, per salvarle dall'orrore che brulica intorno. Persone che, dunque, non hanno più capacità di pensiero autonomo: sono troppo occupate a difendersi come in un sistema immunitario impazzito, ricorrendo al cancro - anziché all'espulsione del male (già: lo sapevate che le cellule tumorali si formano nell'organismo per ECCESSO DI AUTODIFESA?).
Persone che si cureranno con la malattia stessa e che perciò incarneranno, a qualunque livello, il non plus ultra del PERFETTO CONSUMATORE.
Gente alla moda. Gente che dentro si sente una merda e perciò odia il mondo e se stessa. Gente sola con mille "amici" su facebook. Gente che odia quello che invidia, e vorrebbe essere a sua volta invidiata: anche se questo significa essere odiata. Gente che dice .."io non mi occupo di politica" - non è glamour. Gente che chiama i poveracci "gli sfigati". Gente che dice: "tutto è una merda, il mondo fa schifo. La mia politica è sputarci sopra". Gente che dice: l'amore è "stucchevole", e infatti scopa solo dopo essersi truccata come per un casting. Gente disperatamente infelice, e che infine si consola della propria infelicità gongolandosi nella letteratura dell'infelicità. Gente che smerda il mondo ancora di più. Ma che consuma TANTO. Compra tanto. E non cambia NIENTE. Il consumatore ideale è un consumista infelice che vuole sembrare invidiabile; meglio ancora se ha sensi di colpa. Meglio ancora se "vorrebbe".. fare "qualcosa".. ma si sente impotente; l'unica cosa che può fare , dunque, è "ESSERE CONTRO".. come? cosa.. di chi.. a che pro - che importa. Intanto, così è anche il tossicodipendente ideale, di qualunque cosa.
Perciò, si lavora su tutti, è ovvio, ma la miglior materia prima per farlo sono i bambini. E' lavorare su di loro che dà i migliori risultati, e più in fretta.
Funziona ancora meglio che lavorare su dei quasi-ex-BAMBINI: cioè quelli (della generazione precedente) in cui si è potuto lavorare solo nel momento in cui dal mondo fatato della fiducia infantile passavano direttamente al mondo stregato delle mille balle della società dei consumi, della Weltanshauung commerciale.
ma ora.. la linea produttiva si è affinata; ora si va direttamente alla fonte, e si procede meglio e senza intoppi.
E venendo a noi, che c'entra?
C'entra ragazze... perché quando si è sopraffatte da un bisogno continuo di NUTRIRSI... ma NIENTE ci nutre, niente! al punto da ingozzarsi, ingozzarsi... fino a sentirsi prigionieri di un corpo abnorme, che ci schiaccia come una montagna., e dal quale ci pare di urlare senza che nessuno ci senta. Oppure.. ingozzarsi fino a sentire tutto lo SCHIFO che ci opprime e ci esplode da dentro. E si ricorre al rimedio di VOMITARE. E quel vomito mette in scena tutto il nostro rifiuto di quello che nn ci piace, che ci fa male.. e si vuole essere "magri, magri..." perché "il grasso fa schifo".. e ogni altro sogno sfuma.. mentre la vita è NAUSEA E FAME CONTINUA... un continuo vorticare nella nebbia e nella confusione dei deliri di controllo, e poi delle abbuffate, e quando si è proprio suicidi, infine.. del convivere con il vomito come se fosse niente.
Bè, quando succede tutto questo, ragazze (e ragazzi, certo...) quello che voi state davvero INGOZZANDO, e che cercate disperatamente di VOMITARE.. sappiate che NON E' IL CIBO. Il santo, innocente, prezioso cibo. Quello che si rappresenta col cibo è solo lo psicodramma che il vostro io interiore mette in scena sperando di farvi capire. E invece niente.. la chiusura è troppo efficiente: NON riuscite più a sentire UN CAZZO. Si va avanti a essere complici dei propri aguzzini, senza capire che quello di cui siamo ingozzati, e che tentiamo disperatamente di vomitare invece, è QUESTO:
Tutto molto alla rinfusa.. si. Come un bouffet a una sfilata di moda. E tra le righe una domanda.. chiediamoci se possiamo scegliere di cosa nutrirci, e COSA è giusto vomitare, e COME. E poi, in fondo: quel piccolo video; che in uno qualunque dei miliardi di modi possibili dice tutto quello che c'è da fare.
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posso solo dire una frase breve
RispondiEliminati adoro.
In questo momento, per questo post più del solito.
Bellisssssssimo...
mLm
Hai detto delle cose bellissime e giustissime.
RispondiEliminaHai ragione, ti do ragione.
Io non vomito ma comunque mi abbuffo a volte e ho sensi di colpa.
E' tutto molto difficile.... davvero quello che dovremmo cercare di vomitare è la società assurda che ci circonda!
Hai ragione... non posso dire altro.
Un bacio
che cosa stavo facendo? gettare all'aria mesi e mesi di sacrifici. ho perso tante persone che mi amavano, negli anni di malattia. ho sputato sangue in un percorso di guarigione che pensavo non mi servisse a nulla. poi ho incontrato l'Amore, quello vero, quello che mi ha dato la speranza, quello di cui parli tu nella presentazione al blog... e che ho rischiato di fare? stavo gettando tutto all'aria. che cazzata. che cazzona. bastava entrare in questo blog. io sono guarita, io voglio vivere. che stronzata, ana... non c'è nessuna ana e mi ero fatta abindolare dall'idea che potessi essere scheletrica e sana al contempo. ci stavo cascando di nuovo, com'è possibile? fanculo alle ossa. fanculo. GRAZIE. te lo dico con le lacrime agli occhi. grazie.
RispondiEliminaè l'odio che cerco di rimettere.
RispondiEliminal'odio per qualcosa che c'è e viene fatto male.
è il dolore per la mia sofferenza, che poi dai, messa a confronto con il disastro di haiti è una passeggiata..ma non faccio alto che separarmi dal mondo e vivere nel mio, fatto di illusioni a volte anche troppo da mondo dei sogni perchè non mi preoccupo di da chi cazzo siamo governati,non mi preoccupo di dove sta andando a finire la gente (si intendo proprio a puttane) non mi preoccupo semplicemente perchè non sento più. e come vorrei tanto farlo quando comincio a star male per qualcosa di "serio" mi ributto in un lampo nei miei problemi mentali.
Perchè hai messo queste foto Mari?
RispondiEliminaNon mi aspettavo di vederle nel tuo blog.
Hai scritto un post bellissimo e verissimo, parole che hanno fatto da eco alla nausea e al dolore che già sento.
Ma alcune foto mi hanno fatto un male di cui non avevo bisogno.
Forse alcuni ne hanno bisogno, hai ragione. Forse alcuni DEVONO vedere.
Ma io adesso non so come gestirlo questo male.
Quanto male. Brucia. Entra in ogni cellula. Taglia e ferisce profondamente.
Non ho la forza ora di sopportarlo.
azz... veramente! cacchio che foto! ci credo che ti è risalita la cena... viviamo in questo schifo e facciamo finta di niente..
RispondiEliminaCHEMMERDA RAGAZZI!!!!
SII IL CAMBIAMENTO CHE VORRESTI VEDERE NEL MONDO...eppure mi sento così inutile di fronte a tutto questo...come si può cambiare?
Ordinerò quel libro già stasera, ti ringrazio infinitamente.
RispondiEliminaMi sento assetata, per qualche motivo ho prosciugato le mie scorte di acqua fresca e sto disperatamente cercando qualcosa che mi idrati e che mi aiuti a ripristinare e depurare le mie falde acquifere.
E' per questo che, appena visto il tuo nuovo post, sono corsa qui a leggerlo: ho piena fiducia in te e speravo in parole che mi aiutassero a riflettere e rendere più luminosa quella luce che piano piano cresce dentro di me (anche ora che si è fulminata la lampadina l'energia continua a crescere).
Mi sono abituata ad essere nutrita d'amore dai tuoi post e imbattermi negli orrori mostrati da quest'ultimo mi ha turbata (ma come ti ho già detto sono convinta che ci siano persone che hanno bisogno anche di questo).
Non ci ho dormito stanotte ed è tutta mattina che alcune delle immagini che hai postato mi si scagliano violentemente nel cuore e nella mente riuscendo ad aprire ferite profonde e dolorose.
Assetata come sono non posso fare a meno di bere tutto il sangue che ne esce e l'effetto è devastante.
Sono sempre andata incontro agli orrori nella mia vita, ho sempre portato me stessa davanti alle mie paure, alle mie debolezze e ai miei dolori.
Sono stata negli orfanatrofi della romania dove i bambini vengono quotidianamente vioentati e picchiati, trattati come carne da macello.
Dopo lo tsunami del 2004 ho passato un mese in india tra morte, malattia e distruzione.
Durante gli studi universitari ho scelto di fare il mio tirocinio alla lega del filo d'oro, nel reparto pediatrico.
Sono tutte esperienze che sicuramente mi hanno arricchito tanto ma che mi hanno anche devastata.
Due anni fa ho deciso che non mi sarei più fatta cose del genere. Conosco il dolore, l'ho provato sulla mia pelle e l'ho visto nel mondo. Sento profondamente le ingiustizie, che sia io a subirle o qualsiasi altro essere vivente.
Io sono tutti gli altri, io sono chi colpisce e sono chi accusa il colpo.
E non so darmi pace per tutto quest'odio, questa violenza, questa superficilità, quest'indiffenza.
Non so come salvare ed essere salvata.
E forse la vita mi ha messo davanti a questo tuo post perchè è il momento di capire come fare.
Ti voglio bene.
Grazie CHIARA (per aver risposto alla mia risposta alla tua risposta làssopra...) e chiarisco anche per le altre che la MIA risposta, alla SUA domanda "perché hai postato queste immagini" era questa:
RispondiElimina"Le ho messe perché l' ESSERE NASCOSTA NON IMPEDISCE ALLA REALTA' DI ESSERE VERA. (frase dal blog di Chiara..)... si, forse tu nn solo nn ne avevi bisogno, ma senza volerlo ho postato immagini che ti han fatto male. Però ascolta Chiara.. tu, che le cose le vedi e le sai, sei pronta a leggere un libro che la maggior parte butterebbe in pattumiera (per nn intasare il cesso). Ed è "Dialoghi con l'angelo", (a cura) di Gitta Mallasz. NON è una cazzata, né è il solito libro newage. E' il libro che mi ha guidato ad avere FIDUCIA SEMPRE, anche davanti agli orrori. Prova a leggerlo... e se l'hai già letto, mi interessa tanto sapere perché (ancora) nn ti basta. Sapendo che prima o poi potrebbe bastarti..".
Ora cerco di fare un saltino ai blog di quelle che hanno risposto qui. Però vorrei subito dire, per tutti, che quello che ha scritto ELETTRA per me è un (bel) colpo al cuore, uno straordinario incoraggiamento che mi dice che forse, FORSE allora.. tutto questo chiamare al risveglio non è inutile- forse a qualcuno, nonostante il torpore, qualche grido che disturba il sonno arriva.. e allora non è tutto inutile.
il che apre un interessante problema: io lo farei anche se tutto lasciasse pensare che, in fondo, è solo tempo sprecato.
E perché? perché io aderisco, profondamente, all'idea magica che le cose vadano fatte PERCHE' E' GIUSTO farle... perché si sente che la verità lo richiede, dunque è necessario.. anche se nn si ha nessuna certezza del risultato, se tutto fa pensare che nn servirà a niente.
Morale, a prescindere dal "frutto". Questo (sempre secondo me, eh..!) è già di per sè riparatore, nn solo verso il mondo, ma nei confronti di noi stessi, che abbiamo bisogno di essere riparati dall'orrore. E questo è tutto, in fondo. E' anche la risposta a tutti quelli che si sentono "troppo piccoli" per cambiare qualcosa.. per esempio a ENIGMA, che dice.. si ok, ma io cosa posso fare? Tutto: tu puoi fare tutto quello che è in tuo potere per te stessa, è da lì che poi viene tutto il resto..
Pensare di "non avere potere" è un abili e una trappola tremenda, che dobbiamo rifiutare.
Si hai ragione.
RispondiEliminaSono un'egoista a pensare di star male quando c'è gente che sta peggio.
ehi H2OOOOOOOOOO...!!!! ma guarda che il discorso NON è affatto questo. Questo.. certo, è pur sempre un pensiero che PUO' AIUTARE (ad esempio.. se pensassi di risvegliarti ad Haiti, senza gambe e con tutta la famiglia morta: naturalmente potresti immaginarti là.. e realizzare di colpo che penseresti: oh.. se fossi quella ragazza in Italia, cn quei problemi così e cosà.. come mi sembrerebbero piccoli! e questo PUO' AIUTARE).
RispondiEliminaMa nn in senso moralistico.. in senso immaginativo.
Hai visto le ULTIME 2 immagini del post? c'è un bambino che piange disperato.. e Paris Hilton che piange disperata. Bè, le ho messe vicine per dire che il dolore è sempre dolore; disprezzare il dolore di chi "non dovrebbe sentirlo, perché è più fortunato".. a me sembra moralistico.
E comunque NON è questo che intendevo dire qui.. qui volevo solo dire che se scopriamo una chiave del nostro dolore (una è già molto.. anche se possono essere tante!) possiamo aprire una gabbia. Se la apriamo, e ci liberiamo un po', insieme a noi stessi liberiamo anche il mondo.
che belle immagini, ma allo stesso tempo immagini forti.
RispondiEliminami hanno scosso.
forse hai ragione quello che ho mangiato sarà anche un quinto del mio fabisogno, ma per me è cinque volte in piu per il mio fabisogno.
grazie comunque...
Quindi il mio dolore è comprensibile?
RispondiEliminaMia madre dice che non sto male sul serio.
Dice che non c'è nulla per cui soffrire, secondo lei fingo..
Ciao,grazie di essere passata da me...Quello che hai scritto mi ricorda quello che ho letto su un libro scritto da due psicoanalisti...Se non l'hai mai letto te lo consiglio,ne vale la pena!Si intitola anoressia,bulimia e obesità di Massimo Recalcati e Umberto Zuccardi Merli.Soprattutto le prime pagine toccano questi temi...Ciao!
RispondiEliminagrrrrrrrazie a tuttissimeeee quelle che sono passate.. ora chiudo i battenti per un po' ma poi torno... prima o poi.. presto.
RispondiEliminaMA PASSO ANCHE PER DIRE CHE ...
avete notato quella figurina là sotto, a sinistra.. con IL LUPO E CAPPUCCETTO ROSSO?..
Bè, ragazze, ANCHE qui su questi blog si stanno aggirando dei personaggi che cercano solo un modo di farsi seghe malsane a scapito di chi ha il cuore a pezzi. Pedofili. Pervertiti. Stronzi. Chiamateli come volete, ma STATE IN CAMPANA.
Non scherzo.
Baci.
; )
Quanto sono vere le tue parole, mi piace il paragone ke fai di noi esseri umani con le cellule del corpo umano, anke io spesso penso a questa cosa, x ciò ke hai scritto sul mio blog, un pò è vero, nel senso ke non si può agire smpre così e credere di aver fatto bene, ma x questa volta sono stata costretta a fare così xkè + ke x stare con Ana, l' ho fatto x combattere la bulimia...
RispondiEliminaScusami se passo in ritardo.
RispondiEliminaMa davvero sei rimasta senza parole per gli ultimi post del mio blog?
Mi sto dando da fare.
L'ultima caduta mi ha dato la spinta di andare avanti.
Troppo spesso mi sono persa facilmente nel grande percorso della vita, che mi raffiguro come un'eterna strada in pendenza che gira su se stessa in una specie di spirale a chiocciola, dove mi ritrovo a camminare provando sulla mia pelle tutti i tipi di sensazioni; ho scoperto il dolore, che subdolamente si e' sempre fatto spazio tra i ricordi per annichilirmi e spezzarmi, e piu' soffrivo piu' mi ritrovavo a percorrere questa fantomatica strada verso il basso, camminando senza fine verso l'oscuro che sembrava falsamente invitante e in una certa forma rassicurante, e in questo dolore mi sono persa, incapace di reagire, lasciandomi scivolare sempre piu' giu', avvinghiata dal dolore che mi trascinava, stordiva e confondeva... e pensare che la soluzione e' sempre stata lì a portata di mano, unicamente tra le mie mani, un trucco così banale e reale...perche' tanta fatica e dolore costa il lasciarsi andare verso il basso quanto ne costa risalire verso l'alto, non un po' di piu' ne' un po' di meno, esattamente la stessa quantita' di sacrificio, e allora quando sono caduta ho trovato la forza di rialzarmi e proseguire, zoppicando all'inizio, e poi continuando quel cammino con un unico scopo da preservare: la mia vita insieme agli altri.
Una vita fatta di gioie e di dolori, di amore e a volte di rabbia, di lacrime che lasciano posto ad un sorriso.
Nel momento del dolore intenso non sempre ho avuto la saggezza e la forza di osservarlo e comprenderlo, senza riuscire a riemergere dall'apnea e dalla nebbia che mi hanno lasciato senza respiro e senza rotta.
La differenza rispetto al passato e' che ora quando ne vengo di nuovo colpita ho imparato a lasciarlo andare, continuando a vivere.
La gabbia si sta aprendo...la porticina purtroppo e' arrugginita dal tempo, non si apre di scatto in una sola volta, ha bisogno di piu' tentativi...ma gia' lo spiraglio di liberta' che intravvedo non e' piu' un'illusione, e stavolta non sono piu' solo parole ma anche fatti concreti!!!
Ti abbraccio forte!!!
Dona
faccio uno zompetto qui, dal blog di mLm, perché da lei ho lasciato un commento cn una cosa che in realtà dovrei dire qui, forse.. e sarebbe:
RispondiEliminaELETTRA: chi cavolo è???
COME FACCIO A RINGRAZIARLA??
A gettare un po' di fiori dove cammina?
Elettra, sono andata al tuo account e vedo che nn hai un blog, né mi sembra di aver visto altri commenti in giro... ti rifai viva??
; ))
grazie del commento!!!
♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥!!!!!
Non posso far altro che inchinarmi alla vetidicità diq ueso post!
RispondiEliminasei molto profonda, ti ringrazio x la tua non- superficialità=)
ti abbracciO
Sono capitata sul blog di Sandy, e a causa di una citazione.. l'HO SCAMBIATO PER QUELLO DI IMPERFECT.
RispondiEliminache nn riesco a ritrovare.. Imperfect, dove sei??
Ma cmque,, tornando a Sandy.. lei ha fatto un post dove dice come è ipocrita l'opposizione all'anoressia magari da parte di gente, che, poi, fuma. e dice: sono 2 dipendenze che "hanno 2 trattamenti diversi: una viene bandita, l'altra venduta al tabacchino". E con ciò tocca un argomento cui sono particolarmente sensibile, e che per certi aspetti è lo STESSO di questo post. .
Si, perché queste riflessioni sembrerebbero sacrosante.. ma bisogna stare attenti alle conclusioni cui si arriva.
Nn è vero che l'anoressia sia "bandita", perché le anoressiche "non consumano".. perché è il contrario, dato che le "anoressiche" sono solo APPRENDISTE BULIMICHE.
Perché nessuna resta "anoressica". Dai, nn prendiamoci in giro. Certo.. qualcuna c'è, e ci muore pure in fretta. Ma quelle che restano tali (e in tal modo, comunque, si distruggono CENTOMILA volte più in fretta che solo col fumo) sono pochissime in confronto a tutte le altre, che dal "controllo" passano al delirio del vomito, alternato al controllo, spazzato via dal vomito.. eccetera.
E allora queste "anoressiche" sono le migliori CONSUMATRICI che conosco. Consumano da sole il cibo che potrebbe mantenere un intero villaggio indiano; a cui aggiungono una fortuna spesa in INTEGRATORI, prodotti per capelli e per la pelle, psicofarmaci, vestiti, trucchi, alcol eccetera, in un vorticare ininterrotto di tentativi di trovare un salvagente.. e intanto, insieme a tutta la gioia che sparisce nel buco nero del cesso, se ne vanno dei patrimoni. E da qualche parte arrivano, no, questi soldi spesi?insomma.. per QUALCUNO tutta la loro infelicità è una MINIERA D'ORO.
E infatti, la verità è che questa malattia non è affatto scoraggiata, ma ISTIGATA, dalla mattina alla sera, da tutti i media, da TUTTI i messaggi subliminali del mondo.
La percezione che hai tu, che sia "disapprovata", ti arriva solo dalle persone che si preoccupano, certo: magari dalle stesse che vorrebbero smettere di fumare, ma sono dipendenti anche loro. Da qualcosa che uccide si, ma più lentamente.. e comunque si è radicata da centinaia di anni, e dunque è vissuta come una brutta abitudine, ma più assimilata alla "normalità".
E temo che tutto questo confrontare le "gravità" di 2 dipendenze, alla fine, rischia di diventare anch'esso un alibi.
Ma trovo meraviglioso che se ne cominci a parlare in modo critico, e nn più succube di apparenze (quelle si, ipocrite).
Ciao MARI sono Astrid ho lasciato una poesia sul blog di Veggie e ci tenevo molto che la leggessi anche tu, x esserne sicura eccola:)
RispondiEliminaTieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che é importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito e` la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c`e` una linea di partenza.
Dietro ogni successo c`e` un`altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca cio` che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arruginisca il ferro che c`e` in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Pero` non trattenerti mai!
"MADRE TERESA DI CALCUTTA"
quanta verità c'è nelle tue parole..nelle tue immagini...
RispondiEliminaa volte siamo talmente rincoglioniti dai nostri disturbi mentali, dalle nostre novrosi e dalle nostre ossessioni che non ci rendiamo conto che fuori c'è un mondo che soffre e disperatamente chiede aiuto..e un mondo che egoisticamente pensa a come spendere il proprio patrimonio...
bel post =)
Grazie a te Mari!!
RispondiEliminamaaaaaaaaaaaaa...illuminami un po'...cosa sto facendo io?!?
Perchè io se leggo il mio blog...a parte cagate varie non leggo nulla di che!
Questo tuo post mi ha lasciato senza fiato.
RispondiEliminaGrazie.
Tu come stai? ♥
Non so, ti vedo sempre disponibile per gli altri e mi sembrava carino ricambiare, almeno ogni tanto! ^//////////^
Un "chu" da Tokyo ♥
Tutte credo che si voglia vivere e preservarsi. Si può arrivare al punto di pensare che l'anoressia sia l'unico modo di vivere e preservarsi... E' paradossale, ma quel suicidio può apparire come l'unico modo per salvarsi la vita.
RispondiEliminaE' vero, la società attuale crea delle malattie delle quali poi la gente si ammala.
Ma guarda cosa chiede ai soggetti sani. Di correre, di sottostare al bombardamento d'informazioni costanti, di non tremare di fronte alle miriadi di notizie di carneficine, morti, abomini che si sentono dappertutto, alternate a famiglie "Mulino Bianco", a bellezze costruite ed artificiose, a puttanate sparate sulla morale, su cosa è giusto e cosa è sbagliato. La società attuale chiede superficialità, ignoranza, omologazione.
Chi si ferma a pensare, chi si prendo un po' di tempo, perde tempo. E allora, forse, il problema sta nella nuova idea di "normalità", che sembra voler cancellare l'alterità, l'intimità, la differenza, la conoscenza. Trovare un proprio spazio (preservandosi) in questo calderone, non credo sia facile se si vuole rimanere noi stesse. Ci vuole tempo per trovarlo. Non siamo macchine.
La scelta dell'anoressia è la scelta di morire per riuscire a vivere. Ma siamo come fenici, e si risorge dalle nostre ceneri, continuamente. Si lotta e si va avanti. Una lotta che dura una vita.
Mi dispiace deluderti, ma quel post l'hai inteso male, quel numero stava a significare che ho perso altri due chili e ricomincio da capo nel senso del non mangiare.
RispondiEliminaNon so più che faccio ne cosa sono.
Sto già andando da uno psichiatra e ho un incontro con la dietologa a febbraio, più analisi del sangue...ma purtroppo non me ne frega assolutamente nulla di niente.
Non riuscivo ad entrare sul tuo blog, mi segnava che la pagina era bloccata, oggi è la prima volta che riesco ad entrare da quasi un mese, BOH..
PASSA DA ME A COMMENTARE IL DIBATTITO SUL PRO-ANA.
RispondiEliminaVorrei un tuo commento.
Grazie
che ritratto perfetto!! perchè alla fine il vomito nn è altro un bisogno della mente, nn è altro che un "riflesso incondizionato" del nostro stato d'animo! un animo pieno di sofferenza e appunto ODIO.Odio verso TUTTO!Ogniuno per salvarsi dovrebbe aggrapparsi alle uniche cose giuste che trova....ma più si a avanti e più è come cercare un ago in un paiaio. E la societa che c viene in contro nn fa altro che affondarci sempre d più!.."Lavoriamo per il consumatore" CAZZATE!
RispondiEliminaAffondano per poi trarne profitto: ci spingono ad ingozzarci però poi il magro è bello!
Come fa un individuo cn un animo anche solo leggermente difettoso a salvarsi da tt ciò!! UltimO commento??....BHA!
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