domenica 24 luglio 2011

Non sono del tutto a posto ma credo che nessuna donna lo sia.

"...un po' di anoressia, un po' di bulimia. Non sono del tutto a posto ma credo che nessuna donna lo sia" (2007).
In realtà, ripercorrere la breve vita di Amy attraverso quelle che si chiamano le "tappe salienti", mi dà ESATTAMENTE l'idea di una sorta di Via Crucis. Avete mai assistito a una "via Crucis"?
Come saprete si tratta di una difficile strada in 14 tappe. Bè, per chi non ne sa niente riepilogo: un poveraccio, dopo essersi preso una valanga di frustate, prende in braccio un peso mastodontico (al quale sarà inchiodato a fine passeggiata in via definitiva), e inizia ad arrancare in salita. Ali di folla assistono allo spettacolo: lui è a tutti gli effetti la star; una corona di spine suggella il suo essere speciale.
C'è chi fa il tifo e (molti di più) chi lo attacca crudelmente; e chi, per tutto il tempo, soffre con lui in empatia totale (madri, sorelle, amanti; per il momento gli amici maschi sembrano assenti).
Non è una passeggiata semplice: ogni tre per due il povero Cristo cade e qualcuno lo soccorre, ma sono sollievi brevi, palliativi che non possono andare al cuore del problema. L'arrivo al traguardo coincide con una tragica fine (quasi) in solitudine, in una sorta di metafora del successo all'incontrario.
Mentre lui muore in grande sofferenza, ai piedi della croce soldati si giocano la sua veste ai dadi, accanto a lui 2 ladroni condividono la sua sorte, come 2 simboli dell'umanità sofferente: uno (di nuovo) in empatia con lui, l'altro intriso solo di amarezza.


AMY IN 14 TAPPE:
1. Tra il 2004 e il 2006, cioè fra il primo e il secondo album, Amy perde 4 taglie e dichiara: "è stato a causa dei commenti sul mio peso". Ma il secondo album sembra l'inizio di una grande fortuna; Amy è proiettata fra le 5 cantanti più di successo del mondo.
2. Nel 2006 un articolo la presenta come psicotica maniaca-depressiva che rifiuta le cure. Amy ammette di "aver sofferto" di disordini alimentari.
3. Nei mesi seguenti è sui giornali per continui problemi di alcool ed esibizioni da ubriaca; "mi diverto molto certe notti, ma poi esagero e rovino la serata col mio ragazzo. Sono veramente un'ubriacona".
4. A novembre di nuovo appare sul palco visibilmente alterata e fa commenti sul presentatore.
5. Nel 2007 dopo un'esibizione vomita e poi riprende a cantare.
6. Poco tempo dopo si presenta a una premiazione con tagli e cicatrici su un braccio (secondo il portavoce "una caduta per strada").
7. Ma ecco una luce, in maggio si sposa con Blake Fielder-Civil.
8. In ottobre è arrestata in Norvegia per possesso di droga. Il 1 novembre durante gli MTV Awards sale sul palco per 2 volte in stato confusionale, per alcool o altre sostanze.
9. All'inizio del 2008 circola un video in cui fuma crack e dice "ho preso 6 valium per calmarmi".
10. In giugno viene ricoverata per enfisema polmonare. Sta peggio che mai, eppure sembra che dalla pausa di questa malattia esca con qualche nuova forza; appena uscita dall'ospedale Amy incanta il pubblico al concerto per i 90 anni di Nelson Mandela.
11. Nel 2009 divorzia dal marito e affronta la disperazione andando dal chirurgo ad aumentarsi di una taglia il seno.
12. Il 18 giugno 2011, all'apertura del nuovo tour europeo (e appena conclusa una cura per disintossicarsi dall'alcol) sale sul palco per l'ennesima volta visibilmente ubriaca.
13. Poco dopo tutto il tour europeo è annullato. Il 17 luglio l'ex-marito l'accusa di stalking.
14. Il 23 luglio è trovata morta nella sua casa di Camden Square.

Post scriptum: qualcuno ha commentato a questo post: "spero che nessuno gridi allo scandalo per il paragone che hai fatto". In effetti non griderà nessuno, perché questo blog è ben nascosto nelle pieghe dell'ignoto ai più. Resta il fatto che non ci ho nemmeno pensato, che possa essere uno scandalo. In effetti non intendo paragonare Amy a nessun grande martire, ma è vero che la sofferenza senza sbocco ha la sua rappresentazione universale proprio nel Calvario. Non credo che il Cristo si offenderebbe, sono certa anzi che quella passeggiata, lui, se la sia accollata anche e soprattutto per tutti i poveracci senza distinzione; per chi è solo e senza aiuto; e anche per Amy.

martedì 19 luglio 2011

Samuele Piga, lo stilista della figa

Tempo fa ho comprato un libro che vale la pena comprare SOLO PER IL TITOLO. Merita di diventare un best seller solo per quello, e si chiama:
"Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare". Potevo continuare a vivere anche senza le poesie che contiene, ma non posso rinunciare ad averlo - sono troppo d'accordo con l'enunciato di base.
E' un po' come "l'importanza di chiamarsi Ernesto" - ci sono cose da cui non puoi prescindere.
Venendo a stasera: apro la tele a caso, e cosa trovo? una trasmissione sul sesso (una conduttrice giovane, per un sesso giovane, per giovani, ecc..).
La giovane conduttrice, tra dildo (alcuni notevoli, devo ammetterlo), preservativi e risolini vari a un certo punto approda all'esperienza clou della serata: il parrucchiere (anzi lui si definisce stylist, mi pare) per la figa.
Lei, professionalissima, se la fa acconciare in diretta per un'ora dicendo mille cazzate, ma alla fine NON CE LA FA NEANCHE VEDERE.
Unica consolazione: il parrucchiere si chiama Samuele Piga.
Cazzo. Come si fa resistere a questo titolo? Me lo offre troppo su un piatto d'argento.
Dopo 3 settimane che nemmeno passo di qua, dopo 3 settimane di full immersion spirituali, e dopo un bel post profondo che (anche se non lo sapete) vi sarebbe UTILISSIMO, ma che non avete cagato nemmeno di striscio, come resistere alla tentazione??..
La tentazione di un post che già vale la pena solo per il titolo. Samuele Piga, lo stilista della figa.
Buonanotte.