sabato 24 ottobre 2015

No.

No. Tu non sei i tuoi anni, 
né la taglia che indossi,
non sei il tuo peso 

o il colore dei tuoi capelli.
Non sei il tuo nome, 

o le fossette sulle tue guance.

Sei tutti i libri che hai letto, 
e tutte le parole che dici 
sei la tua voce assonnata al mattino 
e i sorrisi che provi a nascondere,
sei la dolcezza della tua risata
 
e ogni lacrima versata,
sei le canzoni urlate così forte,
 
quando sapevi di esser tutta sola,
sei anche i posti in cui sei stata
e il solo che davvero chiami casa,
sei tutto ciò in cui credi,

e le persone a cui vuoi bene,
sei le fotografie nella tua camera 

e il futuro che dipingi.
Sei fatta di così tanta bellezza
ma forse tutto ciò ti sfugge
da quando hai deciso di esser
tutto quello che non sei. 

Not.
You are not your age,
Nor the size of clothes you wear,
You are not a weight,
Or the colour of your hair.
You are not your name,
Or the dimples in your cheeks,
You are all the books you read,
And all the words you speak,
You are your croaky morning voice,
And the smiles you try to hide,
You're the sweetness in your laughter,
And every tear you've cried,
You're the songs you sing so loudly,
When you know you're all alone,
You're the places that you've been to,
And the one that you call home,
You're the things that you believe in,
And the people that you love,
You're the photos in your bedroom,
And the future you dream of,
You're made of so much beauty,
But it seems that you forgot,
When you decided that you were defined,
By all the things you're not.



[per inciso. By the way. Peraltro. Non si capisce perché questa poesia venga attribuita in rete a Hemingway. Forse perché scritta da E.H. ..? si le iniziali sono le stesse; ma come indizio per attribuirla a lui mi sembra pochino. O forse per associazioni di idee underground? eh bè, però a quanto pare è underground anche Erin - la quale non può avere lo spessore letterario di Hemingway, però nel suo piccolo ha qualcosa che non aveva lui. E infatti, questi versi mai avrebbero potuto essere scritti da lui. Peraltro. By the way. Whatever. Boh.]

lunedì 24 agosto 2015

Io sto al vostro fianco

Lei si chiama Jae West, ha sofferto di gravi disturbi alimentari ed è sopravvissuta.

Il cartello dice: Io lotto per tutti quelli che hanno sofferto di disturbi alimentari o di problemi di autostima, come me. Per supportare l'autoaccetazione ti chiedo di disegnare un cuore sul mio corpo.
Lei ha imparato ad accettarsi.
Oggi, per tutte quelle (e quelli) che stanno vivendo quello che ha vissuto lei, si spoglia, nel bel mezzo di Piccadilly Circus, e chiede a chi passa un piccolo segno: un segno di incoraggiamento all'accettazione di sè.  Ecco cosa succede. E qui come lei lo racconta.