mercoledì 18 luglio 2012

Un trattato di pace con il corpo?


Avrete letto tutt*, immagino, che negli Usa una ragazzina di 14 anni ha lanciato una petizione CONTRO l’abitudine delle riviste di truccare le foto con photoshop per “rendere le ragazze perfette” (andate a firmarla!). Vizio che come sapete inchioda intere generazioni di teenager a modelli impossibili, con i risultati tragici che sappiamo. Invece di cadere nel nulla (come sarebbe successo in Italia), la sua petizione ha raccolto rapidamente più di 80.000 firme, costringendo l’editor di “Seventeen”, la rivista delle adolescenti americane a incontrare Julia. Incontro da cui è uscito un accordo: nientedimeno che un "trattato di pace con il corpo", un impegno firmato con cui la rivista si impegna a pubblicare solo foto di “modelli sani”, senza ricorrere a magrezze artefatte con photoshop. E’ una vittoria inaudita, a maggior ragione se si pensa che Seventeen è lo sponsor di quella atroce schifezza che è “American next top model”.
A questo punto altre due giovani blogger di Spark a movement (gruppo di attiviste che combatte contro la sessualizzazione delle ragazze nei media), sono andate all’attacco di Vogue, perché si prenda lo stesso impegno; e anche loro hanno già raccolto molte migliaia di firme. Voglio proprio vedere come se la caverà Vogue. Avete presente, Vogue? Vogue e le sue grottesche petizioni contro l'anoressia..?? E’ come chiedere a un cocainomane di passare dalla coca al big buble; ma vedremo.
A commento di tutto ciò, Lynn Grefe (presidente della National Eating Disorders Association), ha comunicato alcuni dati:
1. le immagini manipolate sulle riviste, ha confermato, contribuiscono molto a creare depressione e bassa autostima tra le bambine di età già inferiore agli 8 anni! E causano il ricorso ai disturbi alimentari;
2. le ragazze che si mettono a dieta rischiano il binge (e tutti i DCA) ben 12 volte di più di chi non lo fa: peccato lo facciano tutte, dato che le misure dei modelli imposti dalla moda sono raggiungibili da meno del 2% delle donne americane;
3. il 40% dei nuovi casi di anoressia colpisce le ragazze sotto ai 19 anni; una ricerca dimostra che più della metà delle ragazze adolescenti, e circa un terzo dei ragazzi, sono afflitti da ansie per il peso e da DCA.
C'è altro da aggiungere? La Grefe ha dunque lodato questo primo passo, ma ha detto che c’è molto, molto di più da fare; e che bisognerebbe non solo non seminare modelli mortiferi, ma anzi promuovere seriamente, nei media, un'immagine positiva del corpo e standard davvero raggiungibili di salute e bellezza. Altro che i ghetti “curvy” - dove persone normali sono praticamente bollate di ciccione, e ospitate come in un confino a latere del modello estetico ufficiale: quello del tripudio di modelle malate!
E, qui da noi, cosa facciamo? STILISTI, RIVISTE DI MODA, GIORNALISTE ITALIANE: SE CI SIETE, SE NON SIETE MORTI DEL TUTTO, SE AVETE UN'ANIMA, BATTETE UN COLPO.


domenica 1 luglio 2012

Il suo nome è Sweet Suicide

Il suo nome è Sweet Suicide... lei cerca la perfezione.





Bè.. roba da pazzi. Non ci posso credere! Ma non serve dilungarmi.. grazie Rete delle reti, grazie Rivoltelle, grazie Mary Garret; grazie tutte (e tutti) voi che passate di qui E' una gioia immensa questo ritrovarsi, tutte insieme, come allo stesso incrocio.. ognuna da strade diverse, ma con le stesse, le stesse certezze nel cuore, la stessa gioia nel sapere che ci si può incontrare.
E' un'emozione che quella canzone, nata come un sussurro qui, su questo blog, sia stata raccolta come un gattino per strada, e trasformata in un ruggito da una band femminile.
Infine sottoscrivo ogni parola che Mary Garret dice nel (secondo) video; sperando che qualcuna di voi ci vorrà fare un pensierino.