domenica 4 luglio 2010

Sniffare e prostituirsi, in modo meno estetico di quel che si crede

Oggi vi racconto un paio di cose che ho letto su 2 "vostri" blog e quel che mi han fatto pensare. Una cronaca, un resoconto, una recensione... no, uno sharing, ok, questo è più chiaro: una CONDIVISIONE.
Mirmilla fa nel suo blog una specie di elogio della coca, quel segretino che ci fa diventare quella cosa astratta per cui si è di plastica: nn si ha più fame, ci si sente sicure (anzi: onnipotenti), nn si dorme mai eccetera, insomma, perfette. Aggiungiamo dei rapporti in cui ci si sente onnipotenti, perché si dispiega il proprio fascino in cornici eleganti, con uomini attraenti che poi ci pagheranno. Son disposti a pagare, e tanto! in teoria sono in posizione di forza, ma le vere forti, qui, siamo noi.. in quanto davvero desiderabili (tutte ingenuità da Puffetta, ma va bè).
Forti e fragili.. coscienti di tutta la sensibilità della nostra anima, che però, poverina, vive in un mondo di merda.. che ci possiamo fare. Ma in tutto ciò resistiamo, combattiamo (e ci guardiamo allo specchio), fiere del nostro essere "uniche"... e insomma, è il ritornello di TUTTI i blog delle ragazze per bene che la vendono, e si sentono speciali per questo, fra una sbornia e l'altra di shopping e complimenti a pagamento. E insomma, per farla breve, oggi Mirmilla scrive:

"quel lui che non è il mio ragazzo che mi dice che son sua anche se sa benissimo che non è così. Con lui affianco mi sento una dea.. una potentissima divinità di non so cosa.
Non mangio, non dormo, non accuso la stanchezza. Quella che vorrei essere nella vita! so bene che è la coca, è per questo che ne tiro di più. Ma solo quando sto con lui, se non c'è quella, non c'è motivo di vedersi.
Io non voglio essere schiava di nulla tanto meno di una droga merdosa.
Ma voglio essere PERFETTA come sono quando tiro. Non ho bisogno di nulla. (...) Dopo un pò però il fisico comincia a cedere ieri sono stata 24 ore sveglia senza mangiare o bere nulla. Dio come mi sono sentita immortale. ma so bene che è lei che mi trasforma..-io voglio essere così- ... non mi riconosco più allo specchio..ho paura di ciò che vedo. Non so se a voi è mai capitato.. faccio fatica a specchiarmi, mi vedo sempre più magra. Capelli lunghi fin sotto le costole. Occhi sbarrati ma stanchi.. questa è l'immagine, ma io (parlo a livello d'inconscio) mi immagino invece totalmente diversa. Vi prego se è mai capitato anche a voi.. fatemelo sapere. Ho paura di diventare matta. In realtà non ho paura
".

Già, altro che "paura"... certo che NON hai paura, anzi! quasi nn ci credi.. qui si realizza il sogno cretino di tutte, sembra la descrizione di una di quelle tizie da ospedale schiaffate da anni sulle pubblicità dagli stilisti più demenziali.
Un'altra fa da contraltare a Mirmilla, dicendo che se vuol "fare questo mestiere devi rimanere più lucida possibile". E in un altro commento allude al "coraggio" delle ragazze che fanno queste "esperienze".
E scusate se rompo le scatole a tutte, ma anche a voi vorrei ripetere quel che ho scritto a Mirmilla, perché man mano che la pazzia collettiva dilaga, certe "scelte" diventano altrettanto dilaganti e siccome sono una ficcanaso, non posso fare a meno di oppormi.
A Mirmilla dico: NON sei matta. Ma così lo diventi: e ripeto, parlo seriamente.
Tu dici "Vi prego se è mai capitato anche a voi..fatemelo sapere"... Bè, ok, te lo faccio sapere, e anche a tutte voi che vi fate di coca, o lo trovate interessante.
Se a me non è capitato, è perché io ho tirato 2 volte, ho visto dov'è la vera "bellezza" della coca (che quelli che credono sia una droga per la discoteca sono solo poveri analfabeti) e ho anche subito preso atto che nn sarebbe durata. Non serve essere intelligenti, per questo, basta guardarsi intorno. Ho tenuto il moccolo a un "lui" (di cui ero straziantemente innamorata) per un bel po', cercando di tirarlo fuori da quello in cui sei tu ora, e in cui si scende sempre di più come imbecilli (altra cosa scontata, se no che droga sarebbe?). Così, con assoluto agio ho potuto assistere, come un naturalista che guarda i coleotteri o un biologo la riproduzione per mitosi al microscopio, al suo scientifico impazzimento. Perché, vedi, queste cose si vedono davvero BENE solo così: quando tu NON ti fai, e stai DENTRO (ma davvero) alla vita di uno che si fa. La mamma, gli amici, i colleghi... queste cose nn le vedono.. anzi, "lui" (e in questo caso tu), in genere sembra sano di mente e in tanti (tantissimi!) momenti sembra pure brillante, più sexy che mai, perfino allegro ecc...
Ma l'altro "tu" (io, in questo caso) assiste a mente lucida a tutta la sporcizia e lo squallore, a come la stessa persona - appena rimasta sola con te - si trasforma da un momento all'altro e lascia vedere quanto orrore si sta coltivando dentro come una piantina carnivora, che poi gli mangia il cervello. La cosa inizia a essere davvero conclamata quando il tizio in questione inizia a pensare che il mondo è nel complesso una merda e (e in quanto) tutti sono stronzi, o pericolosi, o cattivi.. si chiama paranoia, ed è una COSTANTE della coca. E avviene perché la nostra visione del mondo è anche specchio di come noi siamo.
E la verità indeflettibile e inevitabile è che chi si fa di coca diventa CATTIVO, in un modo tremendo, e nn c'è niente che renda più infelici come essere cattivi. Tutto questo fa parte di una pazzia vera e propria, perché la coca fotte il cervello, nn l'ho deciso io, è un fatto. Nel nostro caso, in meno di un anno la persona più meravigliosa del mondo era un farabutto, e per giunta scavato da un'infelicità tale che alla fine ne è morto. E buonanotte. Si, non capita a tutti, ma molti a cui sembra che non sia capitato SONO morti anche mentre sembrano vivi, e la parola zombie non esiste a caso. Poi, io ci ho messo un bel po' a riprendermi. Ma si può: da tutto si può rinascere, ma bisogna fare delle scelte. La gioia non piove dal cielo. O forse si. ma bisogna saper fare delle danze della pioggia.

E ora, veniamo al vero nocciolo della faccenda: TUTTI i sintomi iniziali (quindi quelli "belli") della coca, ma senza far male alla salute e accompagnati sempre da folle gioia, sono gli stessi di quando ci si innamora.
Cosa che, appunto, tutti questi pensieri malati (dal delirio del digiuno fino alla prostituzione o alla coca, appunto) servono a tenere fuori dalla porta.
Ma se, alla fine, otteniamo la stessa sofferenza però al cubo, e molto più triste, perché QUESTO, si ottiene... a cosa serve tutto sto sbattere porte per "nn soffrire"?

Prostituzione per scelta, in modo "diverso".. si, sarà letterario, ma, al di là di questo, è solo il primo gesto verso una pattumiera dove poi si finisce a capofitto. Lì, in mezzo a un sacco di schifezze che puzzano l'anima si impiastra e si perde, tu pensi sempre che prima o poi la tirerai fuori, pensi sempre che "tu" sei diversa.. una persona "libera".. non ti farai sporcare, ma anzi, lucidamente guarderai tutto dall'ALTO... i tuoi clienti si innamoreranno pure, perchè intuiranno che in te c'è qualcosa di "diverso"... insomma stesso delirio di quando si inizia a drograsi di qualsiasi (altra) cosa. Ma son tutte le solite balle, e alla fine fa tutto così schifo che nemmeno la ritrovi più, l'anima, in quel pattume dove l'hai posteggiata.
E so quel che dico, nn lasciatevi ingannare dallo zuccheroso (come molte fra voi lo interpretano) look del mio blog.

PS -E qui sotto, vi posto anche il Buddha quote comparso stamattina in fondo al mio blog:

The wise ones fashioned speech with their thought, sifting it as grain is sifted through a sieve.
(Buddha)

giovedì 1 luglio 2010

Ehm.. avrete capito che...

sono un po' sfarfalleggiante di qua e di là, ultimamente... e voi come va?