domenica 25 novembre 2012

Oddio, oggi si vota alle Primarie, e io non volevo votare, e cambio idea solo alle 14,15


NON pensavo; no: non pensavo proprio di votare quest'anno; e quindi nemmeno alle primarie. Ma ora, dopo tanti giorni che non leggo i giornali, trovo su fb una lettera di una candidata alle Primarie (una donna! cos'è, uno scherzo??). E infilo la giacca e corro a votarla. La lettera è rivolta, ma guarda un po', proprio a Mary Garret (personaggio di cui su questo blog mi sono già più volte occupata, ultimo post compreso). La quale le chiedeva riguardo al fatto che ogni denuncia sul problema dell'anoressia caschi nel vuoto (nel suo caso, con annesso licenziamento). Ed ecco la risposta:
Cara Mariafrancesca, 
ricevo tante lettere e non riesco a rispondere a tutte, ma alcune, come la sua, è come se fossero firmate non da una, ma da schiere di persone da troppo tempo inascoltate. Mi rendo conto - ormai tutte le donne che parlano molto con le altre donne, di sé, dei figli, ne hanno una percezione allarmante - di quanto i disturbi alimentari siano ormai una tragedia che colpisce moltissime famiglie, che non hanno sufficiente supporto dalle istituzioni. Lo ritengo un problema sottovalutato, o meglio: considerato importante a parole, ma riguardo al quale c'è un'inerzia che sfiora la connivenza. E uso questa parola non a caso: perché è innegabile quanto i modelli offerti dai media e i messaggi pubblicitari e della moda abbiano contribuito al deflagrare di un malessere che trova buon gioco anche nell'ansia diffusa fra i giovani, nella loro paura del futuro, nel prevalere di atteggiamenti competitivi e, soprattutto, in una difficoltà diffusa di relazioni, qualcosa che attanaglia con veri vuoti d'amore. Tutto ciò si trasforma in percezioni distorte del proprio corpo e in rapporti distorti con il cibo, qualcosa che è profondamente inadeguato affrontare solo con la medicalizzazione del problema, e i risultati si vedono. 
La gravità crescente dei disturbi del comportamento alimentare è innegabile, tanto che da anni l'anoressia-bulimia è riconosciuta come malattia sociale; eppure le stesse famiglie colpite non lo sanno e arrivano con gravissimi ritardi a conoscere le eventuali risorse a disposizione. Nel 2007, anno in cui il mInistro per le Politiche Giovanili Melandri promosse il manifesto della moda italiano contro l'anoressia, già i dati erano questi: "l'influenza negativa dei modelli estetici 'anoressici' interessa anche la pre-adolescenza: il 60,4% delle ragazzine italiane tra i 12 e i 14 anni coltiva il desiderio della magrezza, il 24% si è già sottoposto a dieta, il 34% ha inventato la sua dieta senza consultare un medico (fonte Società Italiana di Pediatria)". Da allora la situazione ha continuato a peggiorare; sono del 2009 i dati resi pubblici dalla Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare, secondo cui anoressia e bulimia sarebbero la prima causa di morte fra tutte le ragazze dai 12 ai 25 anni. Un dato agghiacciante, e oggi il solo dato certo è che i disturbi alimentari sono in continuo aumento, mentre l'età della loro comparsa è in discesa vertiginosa, tocca ormai perfino le età prescolari. I genitori in gravissima difficoltà non hanno strumenti per capire e per intervenire in soccorso dei propri figli. Dunque, per quanto del problema si senta parlare molto, la realtà è che si è fatto molto poco. Un mese fa si è tenuta una Conferenza nazionale di consenso sui Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), che ha prodotto specifiche raccomandazioni, ed è di pochi giorni fa l'istituzione di un numero verde SOS Disturbi Alimentari. Un'iniziativa che è in ritardo di almeno 10 anni, ma fa piacere che qualcosa si stia muovendo, dopo tanti anni di inerzia. Cosa è stato, infatti, degli intenti di quel manifesto? "lettera morta", è la sola risposta che si può dare. Se la moda e l'informazione non sono in grado di autoregolarsi, le istituzioni devono intervenire con delle leggi e con programmi seri di informazione, ma non solo. Abbiamo un bisogno disperato di bellezza, di speranza, di nutrimento culturale e spirituale: ed è precisa responsabilità della politica un ritardo inaccettabile, in questo come in tanti altri campi. La proposta di una giornata nazionale di informazione, per la prevenzione e la lotta ai DCA, è senz'altro un obiettivo da sostenere. Ci sono associazioni serie che da anni combattono senza mezzi; ritengo che non si possa più rimandare un piano di intervento basato su un'alleanza con queste strutture in grado di valorizzare la loro esperienza preziosa. Garantisco a lei, cara Mariafrancesca, ai genitori che hanno perso i propri figli, a tutte le persone che soffrono e a quelle che vi si dedicano in prima persona, che battermi su tutti questi fronti fa parte del mio impegno per una rinascita culturale senza la quale le leggi, non mi stancherò di ricordarlo, possono fare ben poco. (Laura Puppato, 22 novembre 2012)

Ma.. Puppato chi??? ho fatto un giro di un'oretta in rete, ho dato anche una bella scorsa al tuo programma e alla fine: ok, mi hai convinto, Laura Puppato; mi cerco dove sta il mio cavolo di seggio e corro a votarti.


martedì 2 ottobre 2012

Continua la battaglia di Mary Garret contro i silenzi su anoressia e bulimia nel mondo della danza


La prima udienza del processo contro il Teatro alla Scala di Milano intentato dalla danzatrice Mary Garret è stata chiusa a favore del Tatro: Mary non sarà reintegrata. Era stata licenziata per "danno di immagine", per aver sollevato il problema dei DCA nell'ambiente della danza. Personalmente mi ha subito indignato che un'istituzione così prestigiosa, di fronte a una simile denuncia, non decidesse di correre ai ripari in ben altro modo: e cioè avviando indagini approfondite. Rinnovo dunque tutta la mia solidarietà a Mary e, dato che la sua battaglia è anche nostra - di tutti quelle che cercano verità e risposte, invito tutti a fare lo stesso. Su un blog inglese è uscita una sua intervista di cui vi propongo qui la traduzione. Fa riflettere e può essere utile farla girare:
• Il Tribunale di Milano si è pronunciato a favore del Teatro alla Scala in questa prima fase del processo. Vuole opporsi alla sentenza?
La decisione è stata presa nella fase iniziale, prima ancora di sentire eventuali testimoni, e quindi sicuramente mi opporrò. E' una battaglia giusta; l'ho intrapresa mio malgrado, ma ora ho intenzione di combatterla fino alla fine.
• Come pensa si concluderà il processo?
Penso che finirà a mio favore. Ho sempre creduto nella giustizia e confido che la questione sarà valutata con tutta l'attenzione necessaria, arrivando al cuore del problema e cogliendo il vero significato delle mie parole. Le cose possono sempre migliorare.
• Ritiene ci sia un legame tra l'anoressia e l'ambiente della danza o dello sport in generale?
Numerosi studi mostrano la ricorrenza di disturbi alimentari in ambienti professionali e nelle scuole di danza, ma chiunque se ne può ammalarsi: si tratta di malattie comuni in molti ambienti e non solo in quegli ambiti in cui un corpo sano sarebbe della massima importanza.
• Come inizia un disturbo alimentare?
Le cause possono essere molteplici e molto profonde. Non posso rispondere in dettaglio perché non sono un medico, ma gli studi che ho citato mostrano quali possono essere i fattori scatenanti, sia nelle scuole come nel corpo di ballo. Una delle ragioni può essere la concorrenza tra ballerini che coprono i primi ruoli. Ma è anche dimostrato che una delle difficoltà principali è che spesso le persone stesse negano di avere un problema. I DCA sono malattie progressive che vengono aggravate proprio dall'essere ignorate e non diagnosticate in tempo.
• Anche il direttore del Royal Ballet ha recentemente sollevato il problema. Perché pensa che fino ad ora vi sia stata tanta reticenza?
Credo perché si preferisce mantenere lo status quo ... Il bisogno di nascondersi dietro il "corpo da ballerino", senza ammettere che ci sia una mentalità sbagliata ereditata dal passato che può e deve essere cambiata. Il cambiamento fa sempre paura, ma gli studi dimostrano che quella cultura, che ha dominato fino ad oggi, non è più sostenibile.
• Come rispondebbe a coloro che l'accusano di aver sollevato la questione solo per pubblicizzare il suo libro?
Non devo difendermi da accuse di persone che non conoscono me e la mia storia. Non credo che nessuno voglia rischiare di perdere un lavoro, che è anche un sogno della sua vita, solo per un po' di pubblicità. Chi ha letto il mio libro e seguito la mia storia sa che tutto è molto più semplice e più vero di quanto descrivano i miei detrattori.
• Qual è lo scopo della sua battaglia?
Sensibilizzare su un problema che colpisce numerorissime persone. In Italia mi piacerebbe vedere più specialisti monitorare il percorso dei ballerini, troppo spesso lasciati soli nell'affrontare le loro difficoltà. Nel nostro paese non esiste ancora una giornata nazionale dedicata a queste malattie; ma con Mi Nutro di Vita, l'associazione che mi ha nominato membro onorario, stiamo lottando per ottenere che sia scelto a questo scopo il 15 marzo, la data in cui il suo presidente ha perso la figlia di soli 17 anni, a causa della bulimia.
• Guardando indietro, rifarebbe tutto quello che hai fatto?
Certo! Il problema è troppo grande per mettere i miei interessi personali prima di quelli di così tante persone. Non potete immaginare quante e-mail e messaggi di ringraziamento ricevo da ragazze, ballerini e tante altre persone: messaggi che mi danno, nella mia battaglia, la forza di tornare a sperare. Ho detto delle cose semplici e il dibattito a cui questo ha portato è la migliore risposta.

Traduzione da intervista rilasciata dall'ex-solista del Teatro alla Scala Mariafrancesca Garritano, in arte Mary Garret, licenziata il novembre scorso dal teatro per "danno d'immagine". Mary Garret aveva scritto un libro intitolato La verità, vi prego, sulla danza e in un'intervista al quotidiano britannico The Observer aveva parlato del problema della presenza dei DCA anche nella sua prestigiosa compagnia di balletto. Pochi giorni fa il Tribunale del Lavoro di Milano ha respinto la sua richiesta di reintegro, ma lei sostiene che continuerà la sua lotta, perché "quando si dice la verità non si dovrebbe mai aver paura di andare fino in fondo".  Fonte: Alessandra Addari su InteractBlogs

mercoledì 12 settembre 2012

Bambini, anoressia e lap dance

E pedofilia. Qual è il nesso? Sono in impressionante aumento anoressia e bulimia fra i bambini piccoli, sotto ai 7 anni. E i genitori non se accorgono; anzi: spesso sono proprio loro i principali istigatori di tutto questo dolore. E se non fosse così, non sarebbero in impressionante aumento anche i business vomitevoli che grufolano intorno alla sessualizzazione infantile, facendo soldi sulla pelle dei piccoli. Sono tali i concorsi di bellezza per bambini (introdotti anche in Italia da un paio d'anni), i centri estetici (!) per bambini (anche di questi se ne contano già un paio in Italia, uno a Milano e un altro a Treviso), e ora anche i "corsi" di attività ginniche note finora solo come competenze specifiche delle ballerine da night, come la Lap Dance.  Come può venire in mente una cosa così straziante? "Li facciamo perché sono i genitori a chiedercelo", si difendono per esempio questi sciacalli che dal Canada propongono la bella novità di cui non c'era affatto bisogno. Genitori: cosa rispondete?


sabato 8 settembre 2012

Non solo miss e bambole istupidite: la Rai ci ha stufato

Quante volte abbiamo sottolineato come il dilagare dei disturbi alimentari sia anche una diretta conseguenza dell'ipnosi di massa che obbliga a modelli non solo vacui, ma anche irraggiungibili? Questo argomento è anche nelle mie profonde convinzioni, e dunque al centro delle ragioni di essere di questo stesso blog. Ecco perché ho scritto queste considerazioni su Vogue nonché "lettere" (ovviamente ignorate) alla cosiddetta fashion-guru Paola Pollo. Ecco perché sono anch'io indignata per lo spazio dato dal servizio pubblico alla stucchevole kermesse di Miss Italia, che usa valanghe di soldi pubblici per bombardarci per ben 5 giorni!! con 3 trasmissioni di anteprima + 2 seratone in grande stile,  con una "notizia" che avrebbe meritato 2 minuti al telegiornale e mezz'ora in una trasmissione di gossip o di costume. Invece ci sorbiamo 5 volte la lunga super-esposizione, come mucche, di ragazze infelici, accecate da sogni assurdi quando non ridicoli, obbligate a fare le brillanti e affamate dall'obbligo di sembrare dodicenni inappetenti.
E non voglio essere - e mai sarò - una mediacomplice. Ecco perché anch'io mi unisco a questa protesta, che avrà luogo oggi a Milano davanti alla sede della Rai. Se volete capire bene tutte le ragioni che l'hanno provocata, le trovate ampiamente descritte in questo post della Rete delle reti.


martedì 7 agosto 2012

Mi chiamo Marilyn

Ogni donna, da qualche parte, in qualche modo, in qualche momento della sua vita - è stata Marilyn. Una che doveva essere diversa; nascondersi dietro un fantoccio; negare se stessa; adattarsi a quell'idea di donna su cui gli uomini si arenano.
Amo il cuore che batteva dentro Marilyn, per le ragioni già spiegate qui - quel cuore di Norma Jean che gli uomini non sapevano vedere.
Per il resto.. ha detto già tutto Chiara, qui.

mercoledì 18 luglio 2012

Un trattato di pace con il corpo?


Avrete letto tutt*, immagino, che negli Usa una ragazzina di 14 anni ha lanciato una petizione CONTRO l’abitudine delle riviste di truccare le foto con photoshop per “rendere le ragazze perfette” (andate a firmarla!). Vizio che come sapete inchioda intere generazioni di teenager a modelli impossibili, con i risultati tragici che sappiamo. Invece di cadere nel nulla (come sarebbe successo in Italia), la sua petizione ha raccolto rapidamente più di 80.000 firme, costringendo l’editor di “Seventeen”, la rivista delle adolescenti americane a incontrare Julia. Incontro da cui è uscito un accordo: nientedimeno che un "trattato di pace con il corpo", un impegno firmato con cui la rivista si impegna a pubblicare solo foto di “modelli sani”, senza ricorrere a magrezze artefatte con photoshop. E’ una vittoria inaudita, a maggior ragione se si pensa che Seventeen è lo sponsor di quella atroce schifezza che è “American next top model”.
A questo punto altre due giovani blogger di Spark a movement (gruppo di attiviste che combatte contro la sessualizzazione delle ragazze nei media), sono andate all’attacco di Vogue, perché si prenda lo stesso impegno; e anche loro hanno già raccolto molte migliaia di firme. Voglio proprio vedere come se la caverà Vogue. Avete presente, Vogue? Vogue e le sue grottesche petizioni contro l'anoressia..?? E’ come chiedere a un cocainomane di passare dalla coca al big buble; ma vedremo.
A commento di tutto ciò, Lynn Grefe (presidente della National Eating Disorders Association), ha comunicato alcuni dati:
1. le immagini manipolate sulle riviste, ha confermato, contribuiscono molto a creare depressione e bassa autostima tra le bambine di età già inferiore agli 8 anni! E causano il ricorso ai disturbi alimentari;
2. le ragazze che si mettono a dieta rischiano il binge (e tutti i DCA) ben 12 volte di più di chi non lo fa: peccato lo facciano tutte, dato che le misure dei modelli imposti dalla moda sono raggiungibili da meno del 2% delle donne americane;
3. il 40% dei nuovi casi di anoressia colpisce le ragazze sotto ai 19 anni; una ricerca dimostra che più della metà delle ragazze adolescenti, e circa un terzo dei ragazzi, sono afflitti da ansie per il peso e da DCA.
C'è altro da aggiungere? La Grefe ha dunque lodato questo primo passo, ma ha detto che c’è molto, molto di più da fare; e che bisognerebbe non solo non seminare modelli mortiferi, ma anzi promuovere seriamente, nei media, un'immagine positiva del corpo e standard davvero raggiungibili di salute e bellezza. Altro che i ghetti “curvy” - dove persone normali sono praticamente bollate di ciccione, e ospitate come in un confino a latere del modello estetico ufficiale: quello del tripudio di modelle malate!
E, qui da noi, cosa facciamo? STILISTI, RIVISTE DI MODA, GIORNALISTE ITALIANE: SE CI SIETE, SE NON SIETE MORTI DEL TUTTO, SE AVETE UN'ANIMA, BATTETE UN COLPO.


domenica 1 luglio 2012

Il suo nome è Sweet Suicide

Il suo nome è Sweet Suicide... lei cerca la perfezione.





Bè.. roba da pazzi. Non ci posso credere! Ma non serve dilungarmi.. grazie Rete delle reti, grazie Rivoltelle, grazie Mary Garret; grazie tutte (e tutti) voi che passate di qui E' una gioia immensa questo ritrovarsi, tutte insieme, come allo stesso incrocio.. ognuna da strade diverse, ma con le stesse, le stesse certezze nel cuore, la stessa gioia nel sapere che ci si può incontrare.
E' un'emozione che quella canzone, nata come un sussurro qui, su questo blog, sia stata raccolta come un gattino per strada, e trasformata in un ruggito da una band femminile.
Infine sottoscrivo ogni parola che Mary Garret dice nel (secondo) video; sperando che qualcuna di voi ci vorrà fare un pensierino.

giovedì 17 maggio 2012

Tutti conosciamo una Sara

La conoscete? Si, tutti conosciamo una Sara.. Sara che conduce una doppia vita: quella alla luce del sole, dove recita la parte della brava ragazza, "solare", diligente e apparentemente senza problemi. E quella segreta fatta di costrizioni, di autodisciplina e di regole ferree per imporre alla sua anima l'indipendenza dalle emozioni; al suo corpo un'irraggiungibile sottigliezza. Inizialmente nessuno pare farci caso, dai genitori alle amiche del cuore nessuno si accorge di niente. Sara è sempre in compagnia di una bottiglietta d'acqua; Sara si chiude e camuffa ogni cosa di sè: i digiuni forzati, gli esercizi e le corse fino allo sfinimento, i pranzi e le cene gettati nell'immondizia. 
E.. la "camera dei segreti", dove agire indisturbata. Mentre dimagrisce Sara si sente sempre più forte, potente, invincibile. Finché sviene durante una gita scolastica. 


Finché i mostri covati nell'anima vengono allo scoperto.
Tutti conosciamo una Sara, ma molti non sanno di conoscerla. Tutti abbiamo accanto i suoi mostri, ma molti non ne sanno niente. QUI potranno saperne qualcosa di più.

giovedì 10 maggio 2012

La mia vita è body art

Chissà se qualcuna si ricorda di una canzone che avevo pubblicato qui sul blog.. si chiamava Sweet suicide, e diceva ".. il mio sogno è perfezione, le mie ossa un manifesto, la mia vita è Body Art". Era più di 2 anni fa.. Da qualche altra parte, un'artista stravolta dall'anoressia/bulimia stava facendo di queste parole vita vissuta. Oggi sono inciampata in alcune parole scritte da lei: "credo nel potere salvifico della mia stessa azione performativa". Sotto, un commento: "l'arte è come l'amore: se è vera è taumaturgica". E ho pensato che è vero, e mi è salita una commozione; un pensiero che ha abbracciato tutte voi, tutte le cose che ci siamo dette in questi 2 anni e mezzo.. anche se sempre meno; ormai io non passo quasi più e nemmeno voi. 
E così il blog è (ancora) come una grande casa vuota, ogni tanto una folata di vento e qualche persiana che sbatte. Ma insieme soffia ancora il respiro di tutte quelle parole, qualcosa di voi.


venerdì 4 maggio 2012

Il nuovo corpo delle ballerine

"Dopo il dibattito sull'anoressia partito da una ex-solista della Scala", titola il Corriere, "da super leggere a muscolose: ecco il nuovo corpo delle ballerine". L'articolo è di pochi giorni fa. Vi ricordate chi era la solista? E come mai ora è "ex"? Va bè.... e un'altra domanda che mi viene in mente ora è: ma chi ci crede?
Però ci voglio credere: viviamo immersi un un mare di palle; è per questo che alla fine sembrano vere. Ma è come con la famosa storia del re nudo: se qualcuno inizia a dirla, la verità, se qualcuno tira fuori la testa dalla palude di palle, pian piano contagia gli altri, finché ci si libera davvero.



sabato 7 aprile 2012

Anche una mosca blu, se si posa sulla coda di un buon cavallo, può viaggiare diecimila miglia

"La mia tendenza prima di conoscere il Buddismo era ritenermi 'sbagliata' in qualsiasi situazione. Forse anche perché ho una sorella gemella e per mia madre, il più delle volte, io ero la parte in ombra e lei quella illuminata. A quel tempo il mio problema maggiore si chiamava anoressia e bulimia, e tutti i pensieri, 24 ore su 24, erano concentrati su un’unica cosa: come evitare di mangiare. In compenso avevo una fame spropositata, ma evitavo anche la più piccola briciola per paura di non riuscire più a smettere di ingurgitare cibo. Avevo lo stesso atteggiamento anche nelle relazioni affettive: evitavo di desiderare l’amore per paura di non riuscire a tollerare un rifiuto. Quando Antonella mi parlò di Nam-myoho-renge-kyo cominciai a praticare, senza farmi molte domande. Dacché passavo le giornate a controllare la vita, come le calorie, nei minimi dettagli, pian piano cominciai a partecipare alle riunioni, e siccome si tenevano di mattina, perché era il gruppo di chi lavorava di sera, la giornata prendeva una piega insperata. (...) Volevo star bene e volevo farlo insieme agli altri, mentre fino ad allora mi ero costruita una gabbia protettiva da cui non riuscivo più a uscire".


martedì 20 marzo 2012

Femen contro il business anoressia/bulimia. Femen italiane cercansi.

Premessa: le FEMEN sono arrivate in Italia. E dunque: le FEMEN lottano per le loro convinzioni riappropriandosi del proprio corpo per farne un uso spregiudicato e libertario.
Le FEMEN rifiutano di essere mercificate e di accettare che il loro corpo (il corpo-delle-donne) venga usato contro di loro (le-donne). Le FEMEN lottano contro il mercato delle schiave.
Le FEMEN lottano contro le schiavitù delle donne. Le FEMEN lottano contro l'industria dell'anoressia/bulimia.

E per finire.. le femen-Italia cercano amiche/sorelle/sostenitrici (e sostenitori, anche maschi): e COLLABORATRICI. Vi interessa? Allora fatevi avanti.. QUI. magari scoprite un modo nuovo di confrontarvi (anche) con il vostro corpo: molto, ma molto più divertente e di gran lunga più soddisfacente che rasentare gli opprimenti burroni dei DCA, tutte sole.







giovedì 15 marzo 2012

15 marzo giornata nazionale contro i DCA

Oggi un fiocco lilla contro i DCA.
Il 15 marzo 2011 morì - come tante altre, una ragazza di nome Giulia. Aveva 17 anni, ed era tormentata da un male dell'anima che l'ha dissanguata e poi stroncata. Un male che sta diventando sempre più diffuso, ancor più difficile da affrontare perché gravemente alimentato dal cinismo di una società dell'immagine che si fonda su immagini malate, che a loro volta alimentano business disgustosi.. e così via, così via, così via.. Ne abbiamo parlato tanto; tante volte.
Giulia aveva solo 17 anni, quando tutto questo l'ha portata via. I suoi genitori non hanno vinto la battaglia per salvarla, ma non hanno smesso di combattere: per tutte le altre, e tutti gli altri, che stanno facendo la stessa strada dolorosa. Sono loro che chiedono di istituire, ogni 15 marzo, una giornata nazionale di lotta contro i DCA.
Firmate per tutti e per voi stessi. Spero che - per coloro che dai DCA si sentono schiacciati, questa firma sia anche, nel cuore, una promessa che ciascun* rivolge a se stess*.  

martedì 6 marzo 2012

Incorreggibile Gucci

Incorreggibile, eppure fuori moda. E' proprio vero, il troppo stroppia; a furia di fare tendenza costringendo le povere modelle ad ammalarsi, le malate sono diventate così tante che le modelle dall'aria malata non fanno più neanche tendenza. 
Qualcuno glielo dica, a Gucci, che ormai fa cafone esibire le malattie conclamate; cafone, punto e basta. 
La foto in alto è uno scivolone di Gioia, n° 5 del 4 febbraio 2012. Alle redattrici di Gioia diciamo: per favore, basta.
La foto in basso è tratta da Donna Moderna più o meno dello stesso periodo. Una rivista che non si è mai data arie di grande glamour, eppure riesce ad averne di più nella scelta di donne normali, come modelle - non solo nelle taglie, ma anche nelle pose.
Secondo me, eh.


domenica 5 febbraio 2012

La Scala di Milano RISOLVE il problema anoressia fra le ballerine: licenziata Anna Maria Garritano e buonanotte

Vi ricordate? solo un mese fa vi avevo parlato di lei, QUI. Mary Garrett (o Maria Francesca Garritano) étoile della danza, denunciava un grave problema che ci riguarda tutti, a partire dal suo proprio ambiente, e dal Teatro alla Scala in particolare. La Direzione della Scala avrebbe potuto andare a fondo, di questo problema, e cercare di correre ai ripari, cosa dite?
E infatti, a modo suo ci ha provato. E come? nel solito modo: il problema (a quanto pare) NON è il problema, ma il fatto che venga alla luce, scocciando tutti.
Ma certo. Occuparsi del PROBLEMA diventa occuparsi di chi lo ha denunciato: detto fatto, si va dalla Garritano, la si LICENZIA, e con un bel calcio nel sedere il "problema anoressia nel mondo della danza" è liquidato.


Ok, può darsi che di ragione ce ne siano altre: su qualunque argomento, sono contraria a sparare a zero prima di conoscere tutti i dettagli. 
Ma chissà, com'è come non è: appena avevo visto quanto la nostra Mary si stava esponendo, la prima cosa che mi era passata per la testa era che sarebbe finita proprio così; ESATTAMENTE così. Ma che coincidenza! 
E voi cosa ne dite?

giovedì 26 gennaio 2012

Uomini, smettetela di ucciderci

Uomini, smettetela di ucciderci.
Non è la soluzione, se ci stanchiamo di voi. La soluzione è farvi amare, imparare a tenerci vicine, a farci sentire quanto siete preziosi, e non pericolosi.
Donne, smettiamo di farci ammazzare. E' ora di finirla; cominciamo a fare qualcosa, cominciamo da qui.
Stasera, se non potete andare alle fiaccolate, ACCENDETE TUTTE/I un lume ai vostri davanzali.
Nel nome di Stefania.
Nel nome delle altre. Di tutte quelle già uccise, di tutte quelle che rischiano ogni giorno.. Nel nome delle donne.
Nel nome dell'umanità.

...lo sapete cosa scrisse Stefania prima di morire?? tante cose, ma due mi sembrano più interessanti di tutte: uno era un articolo in cui si chiedeva: "ha ancora senso essere femministe"?
E un'altra.. era questa piccola poesia:
Donne, piccoli mondi a parte
essenza della terra
siamo preziose, come candide perle non ancora scoperte
siamo incostanti, come il volo di leggiadre farfalle
siamo fragili, come foglie in autunno
abbiamo cuori profondi, come oceani immensi
in grembo portiamo la vita
siamo fiori, all’ombra di possenti querce e lottiamo ogni giorno,
frementi di vedere il sole.
Sai, l’altro giorno ho incontrato Dio.
Non oso dirti com’è. Non ci crederai, è Donna.
Ti parrà impossibile, ma è Nera
. (Stefania Noce)

sabato 21 gennaio 2012

Anoressia/bulimia "epidemia del terzo millennio"? un suggerimento all'Ordine dei Medici

Bontà sua la categoria dei medici scopre finalmente (forse) la gravità dell’epidemia di anoressia/bulimia, e (quando ormai i buoi sono scappati da anni) si accinge a dare un’occhiatina alla porta della stalla. E infatti ecco che, all’alba del 2012, l’Ordine dei Medici di Roma si spinge alla mirabolante iniziativa di istituire una “Commissione per le patologie alimentari” (che ancora prima di nascere è già arrivata ultima) e che a sua volta debutta domani, 21 gennaio 2012, con il corso di aggiornamento: “Alimentazione e male di vivere. Le patologie del comportamento alimentare: l’epidemia del terzo millennio. Un approccio integrato”.  Allelujah!! Diciamo noi. E diciamo anche: era ora! E anche: non vi sentite un tantino in ritardoMa soprattutto.. siete sicuri di tutto quello che dite?
Comunque.. iniziativa lodevole! ci piace che ci si rivolga ai "medici di base", e che si parli di "approccio integrato". Meglio tardi che mai. La coordinatrice di questa neonata commissione, la dott.ssa Ludovica Costantino, ha rilasciato ieri le sue dichiarazioni ad Affari Italiani;  le trovate qui
Così, corro a leggere speranzosa.. e qui... non so voi. A me sembra che manchi qualcosa. Anzi, molto. D’altro canto c’è anche qualcosa di troppo. E un bel po’ di confusione. Ma come si fa a dire, per esempio, che “apparentemente  anoressia e bulimia sembrerebbero  agli antipodi, in realtà poi, andando a fondo (ma a fondo dove? Ndr) ci si accorge che queste gravi malattie hanno un filo sottile che le lega”..??
Cosa lega cosa? A me pare che anoressia e bulimia siano “legate” dal semplice fatto di essere esattamente, strettamente, 2 facce della stessa identica cosa.
Cari medici, ma davvero non lo sapete? ma dove vivete? ma non lo sapete che, anche nelle vostre case, questa "malattia" impazza, vi sfiora ogni giorno, vi riguarda tutti da vicino? insomma; non so, NON mi ci ritrovo.
Io NON sono un terapeuta, né mi sogno di esserlo; io NON sono un medico, né uno psichiatra. Ma, almeno dalle dichiarazioni che si leggono in questo pezzo, ho la netta sensazione che questi “esperti” stiano brancolando nel buio.

Prima di arrabbiarvi, signori Medici, visto che la posta in gioco è alta, cosa ne dite di sentire (anche) quelli che da anni, e anni, e anni, se ne occupano; chessò, magari di farvi dare un aiutino da chi già da un bel pezzo sputa sudore e sangue sulle misteriose patologie di cui avete deciso di iniziare a occuparvi..? gente tipo l’Aba, per esempio.
Secondo me risparmiereste molto tempo e sforzi inutili, esperimenti e supposizioni che è inutile ripetere, perché oramai sono stati già fatti e ampiamente superati.

martedì 3 gennaio 2012

Rito magico del 2012

Ormai sono passati più di 2 anni dal post in cui vi proponevo un RITUALE MAGICO.. ve lo ricordate? Vi  posto - e riposto :-) il LINK così potete facilmente ritrovarlo; è sempre valido! quello è un rituale potente che non bisogna sottovalutare e a cui, in molti casi, è sempre utile ricorrere.
Ora.. vi propongo un altro rito di guarigione e dunque di gioia, perché la gioia è conseguenza diretta di ogni guarigione. Ve lo propongo perché di guarire abbiamo tutti bisogno: si guarisce (oppure ci si ammala) ogni giorno, perciò bisogna imparare a scegliere, e impegnarsi attivamente per portare nella propria vita le energie giuste e (anche) da lì effonderle intorno.
Per prima cosa, ricordatevi che qualunque azione di guarigione e/o di cambiamento è sempre favorita e potenziata, e dunque più efficace, se viene iniziata/intrapresa a un CAMBIO DI LUNA. E con ciò mi riferisco anche alle normalissime cure con le più banali medicine, oppure agli sforzi di effettuare un cambiamento necessario ma difficile: ad esempio smettere di fumare.
Il prossimo cambio di fase è fra una settimana: esattamente lunedi 9 gennaio, alle h. 8,32 del mattino: ora in cui entreremo in un perfetto plenilunio.
Abbiamo dunque tutto il tempo di prepararci bene, mentalmente e fisicamente, per dare la massima efficacia al nostro rito di cambiamento.
Il rito che vi propongo è il più semplice e il più efficace, ma richiede di conoscerne i presupposti: NON importa, poi, se non ci credete.
Potete sempre fare un esperimento e vedere a quali conseguenze vi porterà; per un paio di settimane, ad esempio; fino alla fine del mese di gennaio, che ne dite?
Le cose da tenere presenti sono elencate in queste premesse:
1. Il pensiero è energia elettromagnetica: un elettroencefalogramma altro non è, ad esempio, che un'immagine dell' "attività elettrica" del cervello realizzata tramite la rappresentazione delle onde cerebrali stesse, le cui frequenze variano da 0,1 hertz (delle più lente onde Delta del sonno profondo) ai 42 hertz (la frequenza più elevata delle onde Gamma, emesse in stati di particolare tensione).
E cos'è, che produce simili onde? il nostro tipo di coscienza e pensieri: ogni pensiero o emozione emette infatti una sua propria frequenza, con la quale si diffonde dalla nostra mente nel mondo.
2.  Ma questo non è un fatto astratto, e tantomeno è un fatto solo "privato": se diamo credito alla scienza che (a partire dall' "effetto farfalla") oggi attribuisce grande importanza alle minime variazioni, inizieremo a renderci conto che ogni nostro pensiero, oltre a cambiare noi stessi, si riflette nel mondo e lo cambia per sempre.
3. L'acqua è un elemento unico, solo apparentemente frammentato nelle miriadi di forme in cui lo vediamo diviso. Dalle gocce del nostro sudore o della pioggia, ai mari ai fiumi, dal vapore alla forma liquida, al ghiaccio: tutte queste differenze sono solo illusioni. Nel momento in cui una goccia ricade nel mare ci rendiamo conto che essa è parte di tutta l'acqua della terra, lo è sempre stata. L'elemento acqua è una "sfera" che rappresenta un'entità unica; proprio come lo è l'aria, ossia l'atmosfera. E noi siamo fatti in grandissima pecentuale di acqua (circa il 70%), e non possiamo vivere senza l'aria. Il "prana" (il soffio vitale che permea ogni cosa) è un solo elemento che attraversa, indifferentemente, ogni essere vivente. Secondo osservazioni ripetute da Masaru Emoto lungo l'arco di 20 anni, l'energia dei pensieri, delle emozioni, della musica, delle immagini, imprime il proprio carattere alle molecole d'acqua e ne modifica il modo di cristallizzarsi.
4. Le tradizioni magiche hanno sempre considerato il pensiero la matrice stessa di ogni evento nel mondo. Attribuiscono inoltre a tutti gli elementi naturali una propria vitalità sostenuta dagli elementali, creature spirituali che possono venire "informate" dai nostri pensieri e portarne attraverso il mondo i messaggi. Quelli inconsapevoli, magari carichi di distruttività; oppure quelli riparatori e amorevoli che, scientemente, possiamo decidere di affidare ai 4 elementi dell'acqua, dell'aria, della terra e del fuoco.
E ora vediamo cosa fare:
Se tutto quello che c'è nella vostra vita vi piace e vi soddisfa non dovete fare altro che continuare esattamente a fare quello che state facendo. Se invece appartenete alla vasta categoria delle persone che sono scontente: se vi sentite in trappola, se vi odiate, se avete paura, se non vedete prospettive, se temete il futuro ecc.. cosa vi costa provare?
1. In questa settimana iniziate a predisporre la vostra mente all'idea di un cambiamento: di un grande, positivo cambiamento che porterà nella vostra vita un rinnovamento totale; iniziate a crederci.
2. Introducete nelle vostre abitudini alcuni gesti che dovrete ripetere ogni giorno, fino a farli diventare parte dei vostri rituali igienici quotidiani (ad esempio lavare i denti ogni mattina e ogni sera). E i gesti sono precisamente questi:
ogni volta che dell'acqua scorrerà fra le vostre dita, o su di voi: ringraziatela. Come si ringrazia una persona che vi sta offrendo una cosa preziosa;
ogni volta che vi lavate, specie quando fate una doccia o un bagno, chiedete all'acqua di portare via, insieme allo sporco, anche i vostri pensieri più tristi; le insicurezze, le paure, i rancori: esattamente come se l'acqua potesse lavare anche quelle. Ringraziando l'acqua ricordatevi anche di scusarvi per il carico di sporcizia (fisico e mentale) che le affidate;
diventate coscienti dell'aria che respirate, e ogni tanto ringraziatela;
abolite ogni pensiero insultante: contro chiunque. A cosa serve? Voi pensate che serva a "sfogarvi"; ma non è vero: serve solo a disorganizzare le cellule d'acqua del VOSTRO corpo, a creare caos dentro di voi, ad attirare su di voi una spessa melma che vi rallenta e vi ostacola; figurarsi poi se la persona che disapprovate, e a cui ne dite di tutti i colori, siete voi stessi!
più di ogni cosa, astenetevi da ogni pensiero cattivo verso il cibo: ogni volta che potete, ogni volta che la vostra relazione con il cibo non vi vede in preda a un raptus.. qualunque sia il cibo che portate alla bocca: ringraziatelo e benedicetelo;
• esercitate l'indulgenza: prima di tutto verso VOI STESSI. Per qualche istante, guardatevi negli occhi allo specchio, ogni mattina e ogni sera, senza giudicare, senza fare smorfie o tirare accidenti: ma con sguardo affettuoso, compassionevole, complice. Guardate a voi stessi come a qualcuno che ha bisogno di voi, della vostra approvazione: con partecipazione e tenerezza. La stessa cosa cercate di fare con gli altri.. o almeno di astenervi da ogni astio: cercate di fare piazza pulita delle vostre idee preconcette: cercate di visualizzare le loro debolezze (che sono come le vostre); la loro solitudine, al di là delle apparenze; cercate di rinunciare alla paura o all'invidia verso di loro;
• ogni sera, prima di addormentarvi, anche se credete di essere totalmente soli e abbandonati nel cosmo; anche se pensate che qualunque "Dio" sia solo una ridicola invenzione, anche se NON credete a niente: il vostro ultimo pensiero sia: O Dio, se esisti, io ti chiedo: se esisti soccorri me e l'umanità. E allo stesso modo, ogni mattina, anche se NON credete assolutamente a niente: rivolgetevi a questa entità che (secondo voi) non esiste, e ditele: se esisti, è a te che affido la mia giornata e me stesso.

3. La sera dell'8 gennaio: questa sera, che precede l'arrivo del plenilunio, portate a compimento tutte queste piccole azioni che avrete cercato di sviluppare in queste giornate, eseguendo il rito di guarigione vero e proprio. Prima, quando possibile, cercate di procurarvi 3 rose bianche; con queste 3 rose farete un infuso: esattamente come fareste un the. Alla sera (prima di cena, o prima di andare a letto, quando preferite), fate un bagno (o una doccia) nel modo più rilassante possibile; mentre siete nell'acqua parlate a voi stessi e all'acqua: a voi stessi con indulgenza e fiducia, ringraziando ogni singolo organo. All'acqua affidandole ogni vostra sporcizia interiore, ringraziandola e scusandovi; e poi lavatevi. Alla fine del bagno, prima di uscire dall'acqua, versate su di voi l'acqua dell'infuso di rose. Conservate le 3 rose: le dovrete poi buttare in un corso d'acqua, o nel mare, senza dimenticarvi di ringraziare; in assenza di mare o di fiumi, le farete seccare e poi bruciare.
Il rito è finito: ma sarà più efficace se porterete con voi, nel tempo, i piccoli gesti che l'hanno preceduto: come nuove, normalissime abitudini.
Siete ancora senza lavoro, senza casa, senza fidanzato, con troppi chili eccetera? non importa: ricordatevi che non è dall'esterno che arrivano le guarigioni ma sempre dal dentro di voi. Se avrete più fiducia in voi le cose che oggi non funzionano si sistemeranno.
Tutte cazzate senza senso? Può darsi; ma se non vorrete nemmeno provare non saprete mai se invece avevo ragione.
Vi auguro un bellissimo anno, in cui voi stesse (e voi stessi..) riusciate a sorprendervi, in cui niente sia più come prima.

E poi... ah, si.. ..Ehi!! PRIMA DI ANDARVENE.. prima di disprezzare questo post; guardate questo brevissimo video.. (forse vi dirà di più delle mie parole):

"Oxum (lo spirito dell'acqua dolce, ndr) è la regina di tutte le ricchezze, è la protettrice dei bambini, la madre della dolcezza e della benevolenza; generosa e degna, Oxum è la regina di tutti i fiumi e di tutte le cascate; è vanitosa, è la più importante fra tutte le donne della città; è la Signora della fecondità delle donne; la Signora del grande potere femminile. Oxum è la dea più bella, la più sensuale di tutto il Candomblé. E' la coscienza stessa della bellezza; paziente e benevola, madre che allatta e ama".


Oxum, secondo il sincretismo africano e brasiliano, è lo spirito (Orixà) dell'acqua dolce. Insieme a tutti gli altri Orixas di natura, è a sua volta figlia di Yemanjà: lo spirito del mare e degli oceani; l'acqua che tutto nutre, accoglie, lava e purifica.