Perché questo blog?

Non per parlare di diete e di fame fisica che non si sa come estinguere, perché quella fame non è di cibo, ma di qualcosa che ciascuna deve scoprire cos'è, e finché non l'ha scoperto è tutto tempo perso.
Parlo a voi che soffrite perché vi affamate e vomitate (e parlo anche a chi vi ama e soffre impotente vicino a voi):
1. quando digiuni "per dimagrire", e raggiunto il tuo obiettivo lo abbassi ancora, e poi ancora e ancora, e continui a digiunare fino a sparire, non è il grasso che stai cercando di far sparire, ma te stessa - anche se non te ne rendi conto la vera ossessione che si è impadronita di te è annullarti.
2. quando vomiti quello che hai mangiato è te stessa che stai buttando nel cesso - anche se non te ne rendi conto la vera ossessione che si è impadronita di te è buttarti via.
3. e forse invece sei fra quelli che le 2 cose sopra le sanno benissimo, e le inseguono cocciutamente perché non sanno "che altro fare"; questa merda la conoscono, e quello che c'è fuori chissà.. forse è insostenibile, "forse non sarò capace di reggerlo"..
4. sul piano fisico, digiunare conduce ad abbuffarsi e viceversa in un vortice sempre più stretto.

Allora non prendiamoci in giro: qui di "scelte" non ce ne sono; c'è una gabbia in cui si è caduti e, come un criceto nelle mani di un bambino crudele, si gira disperatamente tutto il giorno nella ruota, senza più vedere delle vie d'uscita.

Ma cos'è questo cortocircuito dell'anima? qualcosa che ci domina così e ci sottopone a una simile, terribile prova?
Per me la risposta sta in un'altra domanda - e cioè: secondo voi la vita è tutta qui, in quello che vediamo?
Cosa dite: secondo voi, tutto quello che succede è random?
Per me no: "le cose non succedono per caso". Frase banale, lo so, ma la verità è banale. E allora chiediti: a cosa mi serve questo dolore? dove mi sta strattonando? cosa mi vuole dire? e cosa mi può portare a capire, e dunque a fare di nuovo?
Forse scoprirai che il suo scopo è proprio obbligarti a iniziare una ricerca nuova, che ti può portare verso la vera te che finora hai ignorato.