domenica 14 novembre 2010
Parlo a VOI TUTTE, rivelandovi una conversazione privata con Mommy's little monstre (ex-Persefone)
Spero che leggerete attentamente le cose che seguono, scritte da Persefone. Come vedete, la conversazione risale a molti mesi fa. Perché non ne ho parlato prima? ..non so, ma certo ora mi si presenta una occasione particolare per farlo (che sarà oggetto di un post successivo).
In una mail Persefone aveva sottolineato che, postando argomenti NON autolesionisti o vittimisti, ma COSTRUTTIVI: cioè volti ad "altri" pensieri, a pensieri che non ruotassero quasi esclusivamente sulle ossessioni (o sul cibo) quasi nessuna la degnava più di attenzione... Ed è questo, appunto, che mi fa pensare. E soprattutto vorrei sapere VOI, cosa ne pensate.
Se questo post passerà nel silenzio, senza che questa riflessione venga vitalizzata dai VOSTRI commenti, concluderò cose diverse da quelle che penserei se invece si levasse un dibattito.
E vi chiedo di parlarne, QUI e oggi, perché ho visto che sta sorgendo qualcosa di nuovo, che vi vorrei proporre... ma anche alla luce di quello che mi risponderete.
11 APRILE • DA PERSEFONE A MARI
Ciao Mari,
Sono Mommy's Little Monster (o Persefone). Ci ho messo un po' a decidermi a scriverti, me ne rendo conto. In parte è solo per ragioni pratiche, perchè ho davvero poco tempo recentemente e in parte non sapevo nemmeno troppo bene cosa dirti.Innanzitutto vorrei sapere come stai tu, dato che mi pare che raramente ti venga chiesto. Ti prodighi anche troppo per il prossimo, è brutto che io lo dica ma non sono riuscita a tenerlo per me. Io sto bene, non preoccuparti.
Ho chiuso quel maledetto blog perchè mi aveva stufato; era sterile e c'era quel clima di pianto collettivo, di perenne autoindulgenza che diventa asfittico.
Voglio dirti una cosa. Ho appena aperto un altro blog e sono già tra i tuoi sostenitori con lo stesso nick che trovi in questa mail e che poi è appunto il mio nome vero. Questo blog infatti vuole essere vero, quindi dico solo a te che mLm è XXX (lo sa anche YYY, con lui è già un po' che parlo).
ZZZ potrebbe arrivarci, ma spero non lo faccia perchè non mi piace proprio.
Si sa che non sono capace a tacere (eh si sono cattiva, ma le mezze parole non mi piacciono e quindi tendo ad essere dura).
Sei invitata a passare quando vuoi, sempre che ti faccia piacere..... e comunque così potrò riprendere i contatti con te e conoscerti un po' meglio. Solo Mari. Ovviamente puoi dire che ti ho scritto, dire quello che preferisci, anche insultarmi. Baci. XXX
16 MAGGIO • DA PERSEFONE A MARI
Ciao Mari,
scusami ma ero senza internet e presa da un po' di cose, però ero riuscita a stamparmi la tua mail per leggerla in tranquillità. Allora cara Mari, il mio (vecchio) blog non è reperibile perchè ho eliminato tutto l'account (mail+blog etc) ma devo dirti la verità: anche se fosse ripescabile non me la sentirei più di spendere una parola su certi argomenti. Rispetto le persone che stanno male e in ragione di questo mi rifiuto di "reggere il moccolo" ad un branco di donnette frustrate che, se ci tengono tanto a fare le malate, beh, lo facciano. MI rendo conto di essere cattiva, ma credimi, è solo quello che penso.
Senza internet, senza una famiglia accanto, senza soldi per mangiare o comprarsi tanti bei vestitini taglia 36 sono certa che a nessuna di queste sarebbe saltato un giorno il grillo del non mangiare.
Immagino sia valso anche per me, chiaramente non mi reputo migliore di altri. La differenza è che l'ho sempre saputo e mi sono odiata per aver indugiato deliberatamente in qualcosa di tanto superficiale.
Di te ho veramente una stima immensa; sei la ragazza buona che non conosce parole cattive, quella che tutti vorremmo come amica e ti capirò se ti sentirai di condannare la mia cattiveria o il mio cinismo.
Non voglio convincere nessuno delle cose in cui credo, non voglio che tu abbia la mia visione delle cose, anzi. Desidero solo che tu la comprenda e so che lo farai.
Io NON posso fare niente per una donna di 30 anni che si mette ad esaltare l'anoressia e che nella sua vita ormai ha l'unica certezza del non-cibo e di questo mondo virtuale (che spesso è un crocevia di spostati) con cui darsi consigli e invogliarsi alla psicosi collettiva. Veramente.
Il problema sono loro stesse, non i media, non le famiglie, non i loro uomini, Loro, persone deboli che hanno bisogno di sentirsi speciali e che hanno scelto un metodo veramente triste per farsi notare. Forse dar loro importanza equivale a incentivare i loro comportamenti. Così. Ecco, io non dirò nulla ma ti lascio libera di mettere questa mail nel tuo blog, anche per insultarmi. Magari servirà lo stesso a scuotere qualche coscienza, sarei già contenta. Baci. XXX
DA MARI A PERSEFONE:
Qui.. vi risparmio il testo letterale e completo.. ma a questo punto, invece, ho invitato XXX a mettersi in pista, con il suo nuovo blog, per RI/ENTRARE nell'argomento (che lei stessa ammette di aver vissuto con le stesse modalità che ora criticava), per mostrare adesso come stava lottando per uscirne, e come, interessandosi ai problemi del mondo, TUTTE CE LA POSSONO FARE. Queste sono state le sue risposte:
24 MAGGIO • DA PERSEFONE A MARI
no, non mi hai spaventata. Stavo riflettendo sul da farsi. Ti avrei scritto oggi o domani (sono in sessione di laurea, quasi) condivido il tuo spirito, ma non riesco ad essere tanto empatica, sono molto limitata probabilmente. Ho fatto un giro nei blog che seguivo prima, per vedere se sono poi così convinta.
e si
lo sono.
io non ho nulla da dire in questo ambito che non abbia detto già. Tu hai scelto di votarti a questa causa perchè è quello che trovi giusto fare. Io ora ho scelto altro, questa rimane solo una lunga e vergognosa parentesi della mia vita sulla quale ho detto veramente troppo.
Spero tu possa capire e perdonarmi.
XXX.
9 GIUGNO • DA PERSEFONE A MARI
PUOI pubblicare tutto quel che ti ho scritto, tacendo il mio vero nome e il mio attuale blog perchè davvero sono cose che devo cancellare e perchè se qualcuna volesse rompermi le palle non sarei in grado di fare discorsi costruttivi.. sono un po' così a sangue caldo.. quindi per il bene di tutti usa pure il vecchio persefone o mommy'slittle monster e aggiungici del tuo.
FINE.
E POI NON L'HO PIU' SENTITA. Anche il suo nuovo blog, e la sua mail, sono spariti, puf! nel nulla. Io spero lo stesso che lei sia ancora qui.. che ogni tanto passi nel silenzio a farmi un saluto. E approfitto di quest'ultima occasione per dirle quello che non posso (più) dirle in privato, e che è rivolto anche a voi.
CARA PERSEFONE,
di cosa dovrei perdonarti... semmai posso solo ringraziarti. E come mi sarebbe mai possibile "insultarti"? (senza parlare di quanto amore e affetto ho sentito nelle tue parole, per me, intanto! e non solo per me).
Ti ricordi una delle tue prime risposte.. non ricordo se a un mio post, o a un mio commento.. dicesti che a te "l'amore", o parlare dell'amore, o di quanto possa venire in aiuto l'amore.. ti faceva "SOLO VENIRE I NERVI"...
Eppure proprio l'amore è quella roba che ho visto scuoterti come un terremoto - nel tuo caso per gli animali, ma si sa... non importa dove sboccia e come sboccia; se l'amore interviene, magari all'inizio è un po' settario, ma trova la strada per espandersi.
Riguardo alle tue parole così dure, sappiamo tutte e due che tante ragazze sviluppano un'infelicità tremenda, che si esprime con i DCA, anche fra quelle che hanno ragioni reali per soffrire.. e MOLTISSIME (e se ne parla troppo poco!) precisamente a causa di ABUSI SESSUALI.
E poi c'è tantissima pressione da parte dei media, dei modelli ossessivi eccetera.. Quindi sappiamo che la "colpa" non è "loro".. Ma certo, è vero che c'è una forma di complicità che tiene tutte legate a queste ragioni e succubi alle loro conseguenze, e che è parte stessa della malattia.
Una specie di sindrome di Stoccolma che tiene legati alla sindrome.
Questa complicità, ammettiamolo, assegna a tutte una certa responsabilità.
Qualcosa si può fare: anzi moltissimo. Continuare a dire solo l'impotenza è sbagliato, e tante qui hanno già dimostrato che questo è vero.
A partire da Chiara, che è una meravigliosa stella per tutte, qui.
Allora forse la domanda più tragica e surreale da fare, qui, non è tanto "ma quanto è difficile uscirne?" .."Cosa si può fare davvero?".. Ma:
PERCHE' VOGLIAMO PER NOI STESSI DELLE COSE ORRIBILI?
Infatti la prima causa di ciò che avviene è la nostra volontà, ed è provato che, in una sorta di delirio di massa, sempre più gente sogna e desidera cose orribili; e dunque tali cose orribili avvengono, perché, nel bene o nel male, ciò che si chiede si ottiene..
Vogliamo parlarne?
Scusate il post lunghissimo.. spero ne varrà la pena.
E questo è un interessante contributo di Veggie:
In una mail Persefone aveva sottolineato che, postando argomenti NON autolesionisti o vittimisti, ma COSTRUTTIVI: cioè volti ad "altri" pensieri, a pensieri che non ruotassero quasi esclusivamente sulle ossessioni (o sul cibo) quasi nessuna la degnava più di attenzione... Ed è questo, appunto, che mi fa pensare. E soprattutto vorrei sapere VOI, cosa ne pensate.
Se questo post passerà nel silenzio, senza che questa riflessione venga vitalizzata dai VOSTRI commenti, concluderò cose diverse da quelle che penserei se invece si levasse un dibattito.
E vi chiedo di parlarne, QUI e oggi, perché ho visto che sta sorgendo qualcosa di nuovo, che vi vorrei proporre... ma anche alla luce di quello che mi risponderete.
11 APRILE • DA PERSEFONE A MARI
Ciao Mari,
Sono Mommy's Little Monster (o Persefone). Ci ho messo un po' a decidermi a scriverti, me ne rendo conto. In parte è solo per ragioni pratiche, perchè ho davvero poco tempo recentemente e in parte non sapevo nemmeno troppo bene cosa dirti.Innanzitutto vorrei sapere come stai tu, dato che mi pare che raramente ti venga chiesto. Ti prodighi anche troppo per il prossimo, è brutto che io lo dica ma non sono riuscita a tenerlo per me. Io sto bene, non preoccuparti.
Ho chiuso quel maledetto blog perchè mi aveva stufato; era sterile e c'era quel clima di pianto collettivo, di perenne autoindulgenza che diventa asfittico.
Voglio dirti una cosa. Ho appena aperto un altro blog e sono già tra i tuoi sostenitori con lo stesso nick che trovi in questa mail e che poi è appunto il mio nome vero. Questo blog infatti vuole essere vero, quindi dico solo a te che mLm è XXX (lo sa anche YYY, con lui è già un po' che parlo).
ZZZ potrebbe arrivarci, ma spero non lo faccia perchè non mi piace proprio.
Si sa che non sono capace a tacere (eh si sono cattiva, ma le mezze parole non mi piacciono e quindi tendo ad essere dura).
Sei invitata a passare quando vuoi, sempre che ti faccia piacere..... e comunque così potrò riprendere i contatti con te e conoscerti un po' meglio. Solo Mari. Ovviamente puoi dire che ti ho scritto, dire quello che preferisci, anche insultarmi. Baci. XXX
16 MAGGIO • DA PERSEFONE A MARI
Ciao Mari,
scusami ma ero senza internet e presa da un po' di cose, però ero riuscita a stamparmi la tua mail per leggerla in tranquillità. Allora cara Mari, il mio (vecchio) blog non è reperibile perchè ho eliminato tutto l'account (mail+blog etc) ma devo dirti la verità: anche se fosse ripescabile non me la sentirei più di spendere una parola su certi argomenti. Rispetto le persone che stanno male e in ragione di questo mi rifiuto di "reggere il moccolo" ad un branco di donnette frustrate che, se ci tengono tanto a fare le malate, beh, lo facciano. MI rendo conto di essere cattiva, ma credimi, è solo quello che penso.
Senza internet, senza una famiglia accanto, senza soldi per mangiare o comprarsi tanti bei vestitini taglia 36 sono certa che a nessuna di queste sarebbe saltato un giorno il grillo del non mangiare.
Immagino sia valso anche per me, chiaramente non mi reputo migliore di altri. La differenza è che l'ho sempre saputo e mi sono odiata per aver indugiato deliberatamente in qualcosa di tanto superficiale.
Di te ho veramente una stima immensa; sei la ragazza buona che non conosce parole cattive, quella che tutti vorremmo come amica e ti capirò se ti sentirai di condannare la mia cattiveria o il mio cinismo.
Non voglio convincere nessuno delle cose in cui credo, non voglio che tu abbia la mia visione delle cose, anzi. Desidero solo che tu la comprenda e so che lo farai.
Io NON posso fare niente per una donna di 30 anni che si mette ad esaltare l'anoressia e che nella sua vita ormai ha l'unica certezza del non-cibo e di questo mondo virtuale (che spesso è un crocevia di spostati) con cui darsi consigli e invogliarsi alla psicosi collettiva. Veramente.
Il problema sono loro stesse, non i media, non le famiglie, non i loro uomini, Loro, persone deboli che hanno bisogno di sentirsi speciali e che hanno scelto un metodo veramente triste per farsi notare. Forse dar loro importanza equivale a incentivare i loro comportamenti. Così. Ecco, io non dirò nulla ma ti lascio libera di mettere questa mail nel tuo blog, anche per insultarmi. Magari servirà lo stesso a scuotere qualche coscienza, sarei già contenta. Baci. XXX
DA MARI A PERSEFONE:
Qui.. vi risparmio il testo letterale e completo.. ma a questo punto, invece, ho invitato XXX a mettersi in pista, con il suo nuovo blog, per RI/ENTRARE nell'argomento (che lei stessa ammette di aver vissuto con le stesse modalità che ora criticava), per mostrare adesso come stava lottando per uscirne, e come, interessandosi ai problemi del mondo, TUTTE CE LA POSSONO FARE. Queste sono state le sue risposte:
24 MAGGIO • DA PERSEFONE A MARI
no, non mi hai spaventata. Stavo riflettendo sul da farsi. Ti avrei scritto oggi o domani (sono in sessione di laurea, quasi) condivido il tuo spirito, ma non riesco ad essere tanto empatica, sono molto limitata probabilmente. Ho fatto un giro nei blog che seguivo prima, per vedere se sono poi così convinta.
e si
lo sono.
io non ho nulla da dire in questo ambito che non abbia detto già. Tu hai scelto di votarti a questa causa perchè è quello che trovi giusto fare. Io ora ho scelto altro, questa rimane solo una lunga e vergognosa parentesi della mia vita sulla quale ho detto veramente troppo.
Spero tu possa capire e perdonarmi.
XXX.
9 GIUGNO • DA PERSEFONE A MARI
PUOI pubblicare tutto quel che ti ho scritto, tacendo il mio vero nome e il mio attuale blog perchè davvero sono cose che devo cancellare e perchè se qualcuna volesse rompermi le palle non sarei in grado di fare discorsi costruttivi.. sono un po' così a sangue caldo.. quindi per il bene di tutti usa pure il vecchio persefone o mommy'slittle monster e aggiungici del tuo.
FINE.
E POI NON L'HO PIU' SENTITA. Anche il suo nuovo blog, e la sua mail, sono spariti, puf! nel nulla. Io spero lo stesso che lei sia ancora qui.. che ogni tanto passi nel silenzio a farmi un saluto. E approfitto di quest'ultima occasione per dirle quello che non posso (più) dirle in privato, e che è rivolto anche a voi.
CARA PERSEFONE,
di cosa dovrei perdonarti... semmai posso solo ringraziarti. E come mi sarebbe mai possibile "insultarti"? (senza parlare di quanto amore e affetto ho sentito nelle tue parole, per me, intanto! e non solo per me).
Ti ricordi una delle tue prime risposte.. non ricordo se a un mio post, o a un mio commento.. dicesti che a te "l'amore", o parlare dell'amore, o di quanto possa venire in aiuto l'amore.. ti faceva "SOLO VENIRE I NERVI"...
Eppure proprio l'amore è quella roba che ho visto scuoterti come un terremoto - nel tuo caso per gli animali, ma si sa... non importa dove sboccia e come sboccia; se l'amore interviene, magari all'inizio è un po' settario, ma trova la strada per espandersi.
Riguardo alle tue parole così dure, sappiamo tutte e due che tante ragazze sviluppano un'infelicità tremenda, che si esprime con i DCA, anche fra quelle che hanno ragioni reali per soffrire.. e MOLTISSIME (e se ne parla troppo poco!) precisamente a causa di ABUSI SESSUALI.
E poi c'è tantissima pressione da parte dei media, dei modelli ossessivi eccetera.. Quindi sappiamo che la "colpa" non è "loro".. Ma certo, è vero che c'è una forma di complicità che tiene tutte legate a queste ragioni e succubi alle loro conseguenze, e che è parte stessa della malattia.
Una specie di sindrome di Stoccolma che tiene legati alla sindrome.
Questa complicità, ammettiamolo, assegna a tutte una certa responsabilità.
Qualcosa si può fare: anzi moltissimo. Continuare a dire solo l'impotenza è sbagliato, e tante qui hanno già dimostrato che questo è vero.
A partire da Chiara, che è una meravigliosa stella per tutte, qui.
Allora forse la domanda più tragica e surreale da fare, qui, non è tanto "ma quanto è difficile uscirne?" .."Cosa si può fare davvero?".. Ma:
PERCHE' VOGLIAMO PER NOI STESSI DELLE COSE ORRIBILI?
Infatti la prima causa di ciò che avviene è la nostra volontà, ed è provato che, in una sorta di delirio di massa, sempre più gente sogna e desidera cose orribili; e dunque tali cose orribili avvengono, perché, nel bene o nel male, ciò che si chiede si ottiene..
Vogliamo parlarne?
Scusate il post lunghissimo.. spero ne varrà la pena.
E questo è un interessante contributo di Veggie:
giovedì 11 novembre 2010
Scrive Blondie: sapete...
.."sapete, in questi ultimi giorni la mia città è stata alluvionata, e forse avrete anche visto in tv: e girare qui attorno, nel silenzio più totale, con il solo rumore delle pompe spurgatrici e vedere gli occhi della gente tristi, quasi non avessero più un anima. e boh, non lo so, in quei momenti in cui tutti si riunivano per trovare un sostegno, per pulire per far riaffiorare la nostra città, mi è sembrato di essere stata guardata dritta negli occhi: la gente guardava la mia anima non la mia persona. le persone comunicavano con l'anima attraverso gli occhi. le persone non guardavano la mia persona ma i miei occhi, dentro nel profondo dei miei occhi, e mi sono sentita come libera. e anche se il dolore rimane forte per quello che è qui successo, so che tutto tornerà alla normalità: l'ho letto negli occhi di quelle persone".
Carissima Blondie, nei momenti in cui la gente deve affrontare un dolore vero, profondo e terribile, a volte guariscono le malattie che hanno attecchito dove c'era tutto lo spazio per la gioia, e non glielo abbiamo dato.
Tieni stretto, e caro, questo momento di difficoltà collettiva, perché è in questi momenti che sale in superficie qualcosa che può salvare, perché se - invece della paura (che pure può avere la meglio) prevale la solidarietà, si risveglia qualcosa di prezioso e profondamente sacro, è inutile che ti spieghi cos'è - lo stai sperimentando da sola, no?
E ora.. due eventi a caso fra quelli degli ultimi giorni... a chi passa di qui cercare i nessi e trovare ispirazioni.
Carissima Blondie, nei momenti in cui la gente deve affrontare un dolore vero, profondo e terribile, a volte guariscono le malattie che hanno attecchito dove c'era tutto lo spazio per la gioia, e non glielo abbiamo dato.
Tieni stretto, e caro, questo momento di difficoltà collettiva, perché è in questi momenti che sale in superficie qualcosa che può salvare, perché se - invece della paura (che pure può avere la meglio) prevale la solidarietà, si risveglia qualcosa di prezioso e profondamente sacro, è inutile che ti spieghi cos'è - lo stai sperimentando da sola, no?
E ora.. due eventi a caso fra quelli degli ultimi giorni... a chi passa di qui cercare i nessi e trovare ispirazioni.
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